1. Candidato all'obitorio


    Data: 31/07/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: adad, Fonte: Annunci69

    ... Sembravano le carezze di un amante appassionato, più che le mani indagatrici di un patologo.
    
    Non si accorse che il cazzo gli era diventato duro, se non quando il dottore, glielo prese in mano, dopo avergli esaminato con leggerezza le palle.
    
    “In teoria, questo non dovrebbe succedere … - disse scherzosamente, tirando giù il prepuzio e scoprendo del tutto il glande già sbavato – In effetti, non succede mai con i cadaveri morti… Ma già che si siamo…”, e si chinò, prendendoglielo in bocca.
    
    La sorpresa e il piacere istantaneo fecero sobbalzare il povero Jimmy, che per un po’ rimase fermo e immobile, più che altro non sapendo come reagire: decisamente, la situazione aveva preso una piega che non avrebbe mai supposto, né immaginato: non che gli dispiacesse o lo scandalizzasse, diciamo che si sentiva spiazzato. Era andato lì per sostenere un colloquio di lavoro e si ritrovava nudo con l’uccello in bocca all’esaminatore: neanche Boccaccio avrebbe saputo escogitare una situazione così paradossale.
    
    Però, ci sapeva fare il dottore: la sua lingua massaggiava con destrezza il glande snudato, raccogliendo il sugo che sgorgava copioso, mentre la bocca viaggiava su e giù, ingoiando una buona parte della mazza, prima di sfilarsela fuori.
    
    Il piacere si fece più coinvolgente: alla goduria derivante dal pompino, cominciò a intrecciarsi quella più sottile, esibizionistica, di essere esposto nudo e inerme, in un luogo pubblico, mentre un esponente a tutti gli effetti dell’autorità si ...
    ... affannava a succhiargli l’uccello.
    
    Jimmy iniziò a fremere, a contrarre e tendere i muscoli alle fitte sempre più frequenti di piacere, che lo attraversavano, come scariche elettriche; poi, inconsapevolmente, allungò il braccio e cercò il fondoschiena del dottore. Fu una carezza quasi impalpabile, ma quello la sentì e non vi si sottrasse, anzi sembrò spostarsi più alla portata di quella mano indiscreta, mentre accresceva la foga con cui si stava lavorando il bel cazzo di Jimmy. Reso più audace dalla tacita acquiescenza, dopo aver preso a palpare con decisione il sedere del dottor Alessandrini, Jimmy gli scivolò con la mano sotto il camice e riprese i suoi palpeggi sulle sode rotondità dell’esaminatore, che ne sembrava tutt’altro che disturbato.
    
    Quello che seguì fu un crescendo a dir poco rossiniano: entrambi erano ormai fuori di testa; il dottor Alessandrini succhiava, leccava, sniffava il magnifico randello di Jimmy, grufolandogli con il muso fra le cosce, masticandogli lo scroto, sbavandoglielo di saliva, slinguandogli la mazza in tutta la sua lunghezza, ingoiandola fin quasi alla radice; Jimmy, dal canto suo, tremando ormai incontrollabilmente sull’angusto lettino, palpava le chiappe del dottore, gli strattonava giù i pantaloni, gli infilava la mano sotto le mutande, impastando le carni sode, graffiando la pelle levigata, scivolando con le dita nello spacco del culo, fino a cercare impudicamente il buco.
    
    Infine, con un grugnito animalesco, Jimmy si contrasse tutto ...
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