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Cervo a primavera
Data: 16/04/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Incesti Autore: Key_Seven, Fonte: RaccontiMilu
... mamma e poi gli ho detto che questo non era un casino o una casa chiusa e che se ne andassero a farlo da un altra parte’. ‘E ti hanno obbedito?’. ‘No. Si sono chiuse a chiave in camera e hanno fatto tutto il rumore che potevano proprio per farsi sentire…’. ‘Belle stronzette. Tuo marito la sa questa cosa?’. ‘No ma scherzi. Pensavo si sarebbe impressionato e incazzato. Solo adesso mi rendo conto che forse mia figlia ha preso proprio da lui’. Neanche a farlo apposta proprio in quel momento sentimmo aprire la porta e dopo un attimo mi trovai di fronte la barista tatuata. Ancora nella sua provocante minigonna che nascondeva poco e nulla. ‘Mia figlia Eliana’ disse la donna. ‘O lo scrittore di oggi? Che fai qui ti scopi mia madre?’. Germana trasalì ‘Eliana ma ti rendi conto di cosa dici?’. ‘E tu ti rendi conto che sei in casa a tette al vento con uno sconosciuto. Che devo pensare che ti fa la mammografia… Te lo scopi ammettilo non cè nulla di male’. ‘Come non cè nulla di male ma….Sono tua madre’. ‘E alle mamme non piace l’uccello?’. ‘Eliana ma come cazzo parli! Sono sempre tua madre mica una troia’. ‘Si vabbè… vado a letto che è tardi’ e se ne andò. ‘Eliana torna qui e chiedi scusa!’ urlò Germana ma io la fermai mettendole una mano sulla spalla ‘Senti in fondo non è che ha detto una cosa finta. Scopare abbiamo scopato e pure alla grande. Non è meglio se lasci perdere’. Lei mi fissò sconsolata ‘Quindi la somma di tutto è questa. Il padre frocio, la figli lesbica e la madre troia? ...
... Sai che bella famiglia’. ‘Germana ti giuro che in giro c’è di peggio’. ‘Ma va figurati. Non ti credo’. Presi l’iphone, cercai una foto di tre donne nude abbracciate assieme. Due erano mature una giovanissima. Era evidente che non stavano prendendo il sole perchè avevano tutte i seni schizzati di sperma. ‘E queste chi sarebbero?’. ‘Mia mamma, mia sorella e mia zia’ sorrisi io. ‘Non ci credo’. ‘Se vuoi ho altre foto mentre lo facciamo…’. Lei sgranò gli occhi ‘Tu sei più pazzo di mio marito’. ‘Può darsi ma tu ricordati il proverbio. Se non puoi batterli metteti con loro’. ‘Ma neanche morta…. Guarda ora forse è davvero meglio che te ne vai…’. ‘E ti lascio qui a piangere sconsolata. Dai non mi piace’. ‘Quindi che proponi?’. ‘Non so potresti venire a dormire da me così ti calmi’. Lei mi sorrise ‘Sai che ti dico. Ci vengo davvero ma a due condizioni’. ‘Sarebbero?’. ‘Uno che mi scopi come una cagna, come non ha fatto quel bastardo in tutti questi anni e la seconda che ci facciamo tante belle foto così intaso il whatzap di quel cornuto finocchio… Che veda su cosa sta sputando’. ‘Se è questo che vuoi a me non da problemi… Però fidati non è con la rabbia che risolvi’. ‘E tu fidati che stanotte per risolvere ho bisogno di un bel cazzo come il tuo’ sorrise lei. Si alzò in piedi, si pulì appena gli occhi e senza nemmeno vestirsi prese giusto una giacca appesa vicino alla porta per coprirsi il petto. ‘Vieni in ciabatte?’ chiesi. ‘Le ciabatte non vanno bene per scopare!?’ obiettò lei. ‘No no ...