1. Cervo a primavera


    Data: 16/04/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Incesti Autore: Key_Seven, Fonte: RaccontiMilu

    La mattinata iniziò bene. Erano le cinque e fuori faceva ancora freddo ma io ero al caldo con Elisabetta. 22 anni, alata uno e novanta, seno bello massiccio.. Settanta chili di tettone, gambone e tatuaggi sparsi ovunque. Quando il pomeriggio precedente ero entrato in quel bar più che altro per fare una pisciata neanche l’avevo notata nascosta dietro al bancone. Giusto una fugace occhiata a una ragazza con gli occhiali, i bicipiti un po’ troppo mascolini e qualche complesso mentale visti i troppi tatuaggi che le riempivano praticamente entrambe le braccia dalla spalla al polso. Poi però, dopo la pisciata, quando mi ero seduto e mi aveva portato un cappuccino senza cacao ammetto che sotto si era smosso qualcosa. Quelle gambe certo un po’ grosse erano fasciate da un velatissimo collant trasparente e una minigonna cortissima nascondeva praticamente nulla. Così mi ero intrattenuto nel bar molto più di quanto avrei pensato. Avevo tirato fuori il Mac dalla borsa e mi ero messo a scrivere. La cosa doveva averla incuriosita perchè dopo un po’ con la scusa di spreparare il tavolo mi accennò un ‘che scrivi di bello?’. ‘Niente ho il vizio di mettere insieme romanzi. E’ la mia droga’. ‘A sei uno scrittore?’. ‘Si una specie’. ‘A bravo’ e si allontanò mostrandomi di nuovo la parte posteriore col suo bel culo grosso ma sodo e quelle gambone nei collant che erano uno spettacolo. Naturalmente anche sulle gambe tatuaggi a raffica ma non mi importava. Scrissi due capitoli in un’ora consumando ...
    ... altri due cappuccini e ogni volta mi godetti la sua sfilata. Avevo persino voglio di farle una foto col cellulare ma penso se ne sarebbe accorta. Finalmente alle cinque arrivò una nanetta piatta e troppo truccata che mi sarei chiavato giusto per pietà e che prese il posto della bella ragazzona tatuata. Così intuendo che il suo turno era finito ramazzai in fretta armi e bagagli, pagai e salutando gentile uscii. Mi misi vicino al muro a fumarmi una sigaretta ma dopo venti minuti ancora nulla… Al bancone la nanetta serviva da bere e si preparava per l’apericena ma della ragazzona nessuna traccia. Attesi ancora dieci minuti e poi mi rinunciai anche perchè avevo finito le sigarette. Così mi infilai sotto ai portici dove c’era una volta una tabaccheria sperando di trovarla ancora aperta. Sorpresa delle sorprese mi servì una signora sulla cinquantina abbondante, bionda, rubiconda e con due tettone che parevano due missili… ‘Buongiorno’ disse gentilissima. ‘Salve… Volevo due Chesterfield blu grazie’. Me le diede. ‘Serve altro?’. Sorrisi…. Si mi sarebbe davvero servito altro da lei……
    
    Eravamo sul letto, la bionda, Germana la tabaccaia a pecorina tutta nuda con le enormi poppe che ciondolavano avanti e indietro. Io dietro, in groppa al suo bel culone che pompavo come un pazzo nella sua fica umida. Era bastato fermarsi in tabaccheria a fare quattro parole per intuire che ci sarebbe stata. Era la classica milfona matura, ancora piacente e calda ma trascurata dal marito e vogliosa di un ...
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