1. Cervo a primavera


    Data: 16/04/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Incesti Autore: Key_Seven, Fonte: RaccontiMilu

    ... senza reagire ne aveva penso il diritto. Ma non arrivò. Invece sentii di botto una cosa calda che mi avvolgeva le parti basse… Aprii gli occhi e lo vidi che mi faceva beatamente un pompino. Ed era pure bravo. Guardai Germana che aveva gli occhi spalancati e pareva non respirasse più. ‘Ma che fai?’. Lui tolse la bocca ma me lo tenne per una mano segandomi ‘Mi piace l’uccello cara…. Non hai ancora capito che mi piace l’uccello’. Germana si portò le mani alla testa disperata ‘Ossignore benedetto ho il marito ricchione’. La guardò con tutta la rabbia che aveva in corpo ‘Si brava dillo. Dillo forte che sono frocio, che sono ricchione, che mi piace il pisello, che lo prendo nel culo…. O si che bello. Che liberazione finalmente l’ho detto’. ‘Ecco perchè tutte quelle cose…. Tutti quei metterti il dito nel culo mentre scopavamo e quella volta che ti volevi far infilare la zucchina….Sei proprio un frocio!’. ‘Già e guarda qui’ aprì i pantaloni e li calò in un sol colpo. Sotto non aveva le mutande. L’uccello piuttosto piccolo era però duro e in tiro. Il peggio però per la donna era che lungo le gambe il marito indossava un paio di calze nere autoreggenti di nylon. ‘Le mie calze!’ sbottò la moglie. ‘Stanno meglio a me fidati’. None era frocio era proprio parecchio checca. ‘Quindi è questo che fai due sere a settimana. Vai a prenderlo in culo?’. ‘Si lungo il fiume vicino al terzo ponte dove si riuniscono quelli come me…’. ‘E lo prendi…. cioè insomma te lo fai mettere nel….’ la donna era ...
    ... scioccata. Lui invece libero da falsi pudori sembrava sempre più sereno ‘Dillo pure. Me lo faccio mettere nel culo e faccio anche un sacco di pompini’. ‘E sei pure bravino’ dissi io. ‘Tu zitto ragazzo a tre gambe che dopo facciamo i conti’. ‘Ma Pino non pensi a cosa succede se ti vedono….Se qualcuno ti riconosce’. ‘Se sono li sul ponte hanno tanto da perdere quanto me tranquilla anzi sai il chirurgo che abita al quarto piano?’. ‘Il dottor Ansaldi?’ sbottò lei. ‘Proprio lui…. Mi ha preso il culo giusto questa sera e non è nemmeno la prima volte’. ‘Sto falso stronzone che proprio stamattina mi ha detto quanto sono bella e attraente… Io stavo quasi per invitarlo e invece quello cercava il tuo culo. Falsone bastardo’. ‘Magari è bisex’ dissi io. ‘Tu zitto e non te lo fare ripetere -scattò Pino- tu troia ora vai via che il nostro amico qui mi deve rifondere dell’offesa’. ‘No che non me ne vado. Tu sei pazzo Pino!’. ‘Allora resta e guarda tanto meglio’ disse lui e in un attimo scivolò sul letto a pecorina. ‘Pino ma sei matto?’. ‘Zitta e guarda mignotta. E tu forza che aspetti?’. Mi avvicinai…. L’uccello teso già sfiorava il piccolo culo molle dell’uomo. ‘Davvero vuoi….’. ‘Si lo voglio. Lo voglio in culo e tu guarda come si fa puttana che non mi hai mai fatto godere come si deve’. ‘A adesso è colpa mia? Che colpa ho se non ho il cazzo?’. ‘Ci sono gli straphon ma tu non hai mai voluto. Anche con la zucchina non volevi e ridevi quando me l’hai infilata’. ‘Credevo scherzassi Pino’. ‘No ...
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