1. R. il mio padroncino


    Data: 28/07/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: FringuellinoCaldo, Fonte: Annunci69

    ... ascoltano.
    
    A. si mette sotto, mi alzano di peso e praticamente mi infilzano sul suo cazzo, mi tira verso di lui, il cugino F. è dietro, lo appoggia su quello del ciccione e spinge, va dentro anche lui.
    
    Sto lì, quasi non sento nulla, solo il bruciore, a turno mi scopano tutti quanti, due alla volta, poi da soli, M. mi viene in bocca, gli altri mi ricoprono di sborra.
    
    Vado in bagno e mi butto sotto la doccia.
    
    Mentre mi rivesto M. mi dice che sono proprio una troia, ho un culo incredibile.
    
    Già. È proprio così, incredibile ed inesauribile.
    
    Il cugino F. risponde al telefono, sento la voce di mia madre che lo invita a cena: “Con piacere” risponde “Sono qui con Polly, abbiamo passato un bel pomeriggio, ci siamo divertiti con gli altri paesani”, mentre dice queste cose mi strizza l’occhio, mia mamma lo ringrazia, è contenta.
    
    “Se la zia sapesse che puttana sei!”.
    
    Già, sono talmente puttana che mentre vado a casa in compagnia di R. mi ferma il tizio che lavora al negozio e che mi scopa ogni tanto. Ci invita ad andare con lui, allora saliamo in macchina.
    
    “Eh, Polly, ti vedo provata”. R. gli racconta tutto, è incredulo ma si eccita e mi chiede se glielo posso succhiare un po’ anche a lui: “Si Polly, succhialo” dice R. “Volentieri”, rispondo.
    
    Glielo prendo per benino in bocca, lo lavoro fino a farlo strillare, ora mi vuole.
    
    Sfilo i pantaloni, le mutande non le ho più, mi spinge sul divano, di schiena, tiro su le gambe e me lo butta dentro anche ...
    ... lui.
    
    Uno più, uno meno…
    
    Mi guarda in faccia, la mia smorfia la dice lunga.
    
    R. mi accarezza mentre osserva l'ennesimo cazzo che si muove nel mio culo.
    
    Il Maschio afferma che effettivamente sono bello largo, però il mio culo è comunque una favola.
    
    R. conferma.
    
    Un bel complimento, quindi quando ha finito si merita una ripulita, lingua e labbra.
    
    Ora sono veramente finita, il buco del culo è una fornace, un antro spalancato ed infuocato. Camminando non riesco a trattenere la sborra, sono tutto impiastricciato, getterò i pantaloni in lavatrice senza farli vedere a mia madre...”.
    
    Fu una giornata memorabile.
    
    In effetti a R., quando sapeva che avevo da “fare”, dispiaceva se non poteva venire con me. Restava lì, però poi gli dovevo raccontare tutto.
    
    Mi poteva fare tutto quello che voleva.
    
    Lui mi consolava quando mi succedeva qualcosa di brutto, mi trattavano male, come in quel pomeriggio mi spaccavano il culo, ed era irritato, troppo usato, anche se mi aveva portato lui da quei Maschi mi tranquillizzava con delle paroline dolci poi andavamo in uno dei nostri posti sicuri dove stavamo soli, ci mettevamo nudi e mi diceva: “Anche se sei una puttana io ti voglio bene” allora ci baciavamo, ci leccavamo e succhiavamo. Mi scopava, me lo metteva nel culo, se era infiammato e dolorante faceva piano piano, però non rinunciava mai. Invece se stavo bene ci divertivamo, mi infilava dentro le cose strane. Mi dava la sempre sua sborra e la sua pipì, lo lavavo con la mia ...