ASIA VIOLENTATA al Faro
Data: 27/07/2020,
Categorie:
Anale
Sesso di Gruppo
Trans
Autore: asiatrav82, Fonte: xHamster
... da una prima giustificata paura passavo a una richiesta insistente di cazzo: “ ahhhh siiiiii lo vooogliooooo “ sporgendo indietro il più possibile il culo. Lo sentivo, sentivo quel cazzo in tutta la sua lunghezza: mi stordiva di piacere quando entrava e mi lasciava in attesa di goderlo ancora, di godere quel corpo nodoso e nudo che mi pretendeva.
Mi inondò presto, ubriacandomi di quella lama di calore mieloso che sentivo scendere lascivo.
L’uomo con la barba lasciò dunque il posto all’altro amico che nel frattempo gli stava leccando le palle. Il mio buchino aperto e lubrificato dal primo orgasmo che ricevetti, ormai, non poteva più opporre alcuna resistenza e accolse l’altro cazzo risucchiandolo: era cosi aperto che il movimento provocava esattamente il suono di un risucchio. La sborra precedente faceva schioccare i glutei che le mani forti di questi aprivano e chiudevano schiaffeggiandoli mentre affondava. I suoi colpi mi aprivano mi facevano impazzire sussurravo-gridavo-gemevo: “Mi piace, mi piace, fatemi tutto ahhh sono troia, sono la vostra troia, mi piace amore mi piace amore ...
... ahhhh” e mentre mi inculava mi incitava “ Prendilo prendilo, ti piace lo vedi? puttanella, lo vedi come ti piace?"
Smise per girarmi in fretta e sborrarmi in bocca e vedermelo colare ai lati; intanto l’ultimo era già dentro e con una certa arte abbassava e alzava il cazzo mentre lo spingeva dandomi consapevolezza delle dimensioni: era il più grosso e se non fossi già stata ben sfondata da Mauro e Daniele avrei provato sicuro dolore.
Alla fine si soddisfarono tutti lasciandomi femmina piena di voglia ancora sul fondo della tenda.
Il caldo del sole ormai alto impediva di stare nelle tenda e cosi uno alla volta uscimmo.
Anch’io mi ricomposi, mi guardai : ero tutta, impiastricciata, dolorante ma mi sentivo porca, quell’ora e mezza di sesso e di sottomissione mi piacque immensamente.
Uscii ancora nuda, in una spiaggia deserta. Mi lavai in mare toccandomi il buchino ancora aperto mentre quasi mezzo bicchiere di sborra colava sulle cosce, istintivamente lo portai al viso, lo spalmai fiera di essere stata troia fra le loro braccia, poi chiusi gli occhi e attesi l’arrivo dell’onda.