1. ASIA VIOLENTATA al Faro


    Data: 27/07/2020, Categorie: Anale Sesso di Gruppo Trans Autore: asiatrav82, Fonte: xHamster

    ... a fare un bagno. La spiaggia seminascosta dalle dune, già poco frequentata nei fine settimana era deserta e cosi io, che uscii dalla tenda con un bel foularino rosa schoking di mia madre, mi tolsi il costume e mi avviai nuda mettendo bene in risalto il culo e i segni del costume, noncurante degli sguardi fissi dei tre.
    
    Qualche esposizione al sole dei giorni prima infatti mi aveva lasciato un bel contrasto colore: mi piaceva guardarmi spesso i glutei allo specchio e mentre correvo verso le onde ogni tanto buttavo l’occhio sul culetto, mi eccitava e me ne compiacevo. Anche Mauro e Daniele si denudarono. Giocammo a rincorrerci e a spruzzarci, li avevo entrambi attorno e i loro sessi semirigidi mi eccitavano.
    
    Mi afferravano, mi spingevano sott’acqua, sentivo i loro cazzi sui fianchi, sulle natiche, sulle mani, li afferravo: “Adesso siete in mio potere” dissi “ e cominciai a tiraglieli delicatamente portandoli a me, a condurli tra le onde allentando e stringendo la presa, stringendo e allentando: le loro mani andavano a ritmo con il mio corpo bagnato e liscio posandosi sul di dietro molto spesso, la parte che i miei due amici prediligevano di me e che io regalavo a loro con immenso piacere.
    
    Giocavamo un gioco erotico e antico come i flutti dell’Egeo, sembravamo i ragazzi di Taormina fotografati da Glouden alla fine dell’800, noti per la loro sensualità e sfrontatezza, inghirlandati d’amore e di fiori. Non c’eravamo accorti che da una duna i tre ci stavano ...
    ... spiando.
    
    Finito di giocare a rincorrerci facemmo ritorno alla piazzola, con un accordo eloquente sulle labbra, sugli occhi: ci saremmo asciugati e avremmo fatto l’amore in tre, tre lingue, tre corpi vogliosi.
    
    Ma al nostro ritorno alla tenda, voilà erano sparite due t-shirt i giornalini porno qualche pacchetto di Marlboro di Daniele, una catenina d’argento. E quel che fu più eclatante è che l’interno della tenda era macchiato di sperma!
    
    Non perdemmo tempo e come sempre, io rimasi a guardia mentre loro andarono a denunciare la cosa: stettero via ore.
    
    Appena videro allontanarsi i miei amici due degli uomini della Renault si avvicinarono come per chiedere se avessi bisogno di aiuto “Ti abbiamo visto cosi agitato, forse è successo qualcosa?”
    
    “Abbiamo lasciato incustodito un attimo la tenda e sono entrati, ci hanno portato via…”; intanto che spiegavo il barbuto mi prende per un braccio per fare cenno di alzarmi e di andare a bere una coca cola fresca da loro, nell’attesa che arrivassero Mauro e Daniele.
    
    Preso cosi di sorpresa non dissi né si né no, ma lo seguii come drogata.
    
    Appena varcato l’entrata fui tirata a terra dal terzo rimasto dentro, completamente nudo, mi misero subito un bavaglio e mi legarono le mani gettandomi tra le sue braccia come una bambola.
    
    Si spogliarono in fretta e mentre i polpastrelli di quello diteggiavano e vellicavano la mia bocca le mie gambe le mie palle piccole e depilate, il barbuto mi trasse a sé buttandomi sul telo. Intanto il terzo mi ...