Vacanza alle terme 1°
Data: 26/07/2020,
Categorie:
Cuckold
Racconti Erotici,
Tradimenti
Autore: Santissima, Fonte: RaccontiMilu
... di neve compattata la quale rese difficile il mio cammino a causa dei tacchi.
Entrando nella hall, il rumore dei miei stivali attirò l’attenzione di quasi tutti i presenti, persino di chi era seduto al bar nella sala adiacente. Mentre eravamo al banco della reception e Francesco compilava i moduli, ammiravo l’ambiente sontuoso di quel vecchio albergo, il mio sguardo vagò per il salone verso l’area del bar che si trovava sulla sinistra, divisa dalla hall solo da un ampio passaggio, e venne attratto da un gruppo di signori seduti al banco, che alzando i loro bicchieri verso di me, mi sorridevano. D’istinto ricambiai il sorriso, evidentemente avevo fatto colpo.
Dopo aver sbrigato le pratiche, l’addetto alla reception ci consegnò le tessere e ci disse di portare la macchina nei parcheggi sotterranei sul retro. Ci offrí l’aiuto di un fattorino, così io non sarei stata costretta a trasportare i bagagli e nello stesso momento ci offrí il drink di benvenuto dicendomi di aspettare mio marito al bar nel mentre il mio bagaglio sarebbe stato trasportato in camera. Il vantaggio di essere donne.
Quindi Francesco si avviò verso l’uscita mentre io mi diressi verso la sala bar. Mentre stavo passando vicino al bancone, i quattro signori di prima rivolsero l’attenzione verso di me e garbatamente mi fermarono. Ero ben conscia che stavano guardando le mie gambe, il mio camel toe e il culo, ma pensai che fossero innocui a causa della loro età e in più trovavo divertente fare un po’ la ...
... civetta. Cominciammo a parlare, erano austriaci, solo due parlavano inglese, gli altri due si aiutavano con mani e piedi e qualche parola di spagnolo, il tedesco abbastanza rudimentale che conoscevo per lavoro risultò molto utile, cosicché avevamo pochi problemi ad intenderci. Si chiamavano Richard, Wilhelm, Ulf e Gerhard. Erano sui sessant’anni, tutti abbastanza alti, più di mio marito, e nessuno di loro era veramente bello. Non che fossero brutti, ma certamente i loro tempi migliori erano passati. Erano tutti in sovrappeso e con le calvizie, chi più e chi meno, Ulf era gigantesco, quasi di sicuro due metri, e aveva una grossa pancia da birra, Wilhelm era invece il più grasso con delle guanciotte rosse (sembrava Babbo Natale, ma senza barba). Nel mentre ordinavo i drink di benvenuto per me e mio marito, che arrivarono prontamente, i quattro cercavano di essere ognuno al centro delle mie attenzioni, era divertente vederli mentre come galletti si pavoneggiavano di fronte a me. Uno di loro si alzò dallo sgabello e mi offrí il posto. Non pensai ci fosse nulla di male e quindi accettai e mi arrampicai in alto sulla seduta, conscia del fatto che i loro occhi erano piantati su di me. Passò un bel po’ di tempo, e avevo finito di bere il mio drink, ma me ne ero trovata di fronte un’altro offerto dalla combriccola. Di mio marito non c’era traccia. La conversazione si stava facendo più rilassata e piacevole, i signori non erano poi i quattro idioti per i quali li avevo presi inizialmente, ...