Vacanza alle terme 1°
Data: 26/07/2020,
Categorie:
Cuckold
Racconti Erotici,
Tradimenti
Autore: Santissima, Fonte: RaccontiMilu
... volevo perdere troppo tempo. Mi tolsi la maglia e gli stivali, indossai una giacca di pelle tipo motociclista (il classico chiodo, ma molto corto in vita e fatto in pelle di agnello super morbida) e un paio di peep toe della Fuss con un tacco a spillo vertiginoso in metallo. Mi misi un rossetto appariscente, mi rifeci il contorno delle labbra più scuro e gli smokey eyes. Poi mi sovvenne qualcosa che avevo visto nel taschino interno della valigia che quindi andai ad estrarre: una cavigliera appariscente d’oro che mi legai alla caviglia destra e un collarino di vernice per cani che misi al collo. A mio marito piacevo così? Ne soffrirà le conseguenze. Feci un bel respiro, lasciai la camera avviandomi verso gli ascensori per scendere di nuovo al bar.
Quando uscii dall’ascensore e attraversai la hall, lo staccato dei miei tacchi in metallo sul pavimento di marmo fece girare tutti mentre mi dirigevo verso il bancone der bar. Arrivata lì lanciai uno sguardo tra il provocante e lo sdegnato a mio marito alzando un sopracciglio per poi rivolgendomi dimostrativamente agli altri quattro lasciandolo un po’ in disparte. Tutti e cinque non parlavano più e mi squadravano da cima a piedi come d’altronde faceva il resto dei presenti. Wilhelm mi fece segno di sedermi sullo sgabello dando dei colpetti con il palmo della mano alla seduta. Agganciando il mio tacco alla sbarra poggiapiedi e dando la mano a Wilhelm, feci leva e mi issai sulla sedia ben conscia del fatto che stavo dando ...
... spettacolo. Con innaturale lentezza poi incrociai le gambe, mettendo la mia destra sul ginocchio sinistro ostentando la mia cavigliera nel mentre lasciavo il tallone fuoriuscire dalla scarpa lasciandola penzolare. A mio marito quasi andò di traverso il suo drink al ché gli rivolsi un mezzo sorriso di superiorità. Ulf mi consegnò uno spritz.
Gli uomini poi continuarono dove si erano interrotti, discutendo, scherzando, traducendo avanti e indietro. Wilhelm, che sedeva alla mia destra, parlando aveva amichevolmente appoggiato la mano sul mio basso schiena, appena sopra il culo. Mio marito non poteva vedere, visto che era di fronte a me. Trovavo la mossa audace e non dissi nulla, giusto per fargliela pagare a Francesco. Continuavo a fare la oca, cosa che portò ai primi doppi sensi e comunque si era instaurato un allegro discorso tra tutti i presenti. Dopo un’ora cominciavo ad essere un po’ alticcia, a causa della stanchezza e dello stomaco ancora vuoto, così decidemmo di procedere con la cena. Ci salutammo ripromettendoci di trovarci i prossimi giorni, poiché i quattro volevano farmi „conoscere meglio il tedesco“, successe così che mi abbracciarono tutti (chiaramente solo una scusa per toccarmi), Ulf e Wilhelm riuscirono a stamparmi un bacio sulla guancia.
Quando i nostri amici furono andati, guardai Francesco diritto negli occhi: „Ma ti sei impazzito? Cosa diavolo ti é passato per la testa?“ gli dissi a metà tra l’incazzato e il divertito dandogli un pugno sulla spalla. „Ma cara, ho ...