Aquila, guardone - 2 - Racconti Erotici

Aquila, guardone - 2

... cazzo.

- Ahhhh. Ahhhh. Ahhhh.

Non è un lamento ma un grido di dolore a cui seguono parole soffocate.

- Basta, basta, fermati e vattene. Ahhhhhh.

Anche se tutto intorno non si vede nessuno, queste parole sono state udite anche dalla stessa persona che all’inizio è stato visto legare, dare cinghiate a chi, ragionando noi con la testa di Aquila, abbiamo pensato fosse stato incontrato lì occasionalmente. Quello stesso nel giro di qualche minuto, mentre Aquila si sta ancora sistemando i vestiti, arriva un po' trafelato e a passo svelto e dice con tono indagatore.

- Che succede.

- No, niente, niente. Una mia reazione incontrollata. Adesso però non è più così, sta nascendo in me interesse per chi me l’ha fatta provare. Dalle il telefono mi piacerebbe rincontrarlo.

- Hai sentito?

- Sì.

- Ti do il numero?

- Se vuoi, dammelo così posso decidere a sangue freddo e con calma.

Questo colloquio a tre è facile comprenderlo e chiarisce le cose. I due stanno insieme e stavano in contatto telefonicamente con un cellulare, nascosto sotto la maglietta calzata sulla testa.