Una vita incominciata a quarant’anni
Data: 20/07/2020,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Etero
Incesti
Autore: oldconsumer, Fonte: RaccontiMilu
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Sono stata io a ritornare da lui dopo la prima scopata, quando mi ha chiaramente detto che avrebbe fatto di me una puttana
Ma proseguiamo con il racconto
Ritornai a casa in uno stato di confusione totale
Ero terrorizzata dalla possibilità che la cosa diventasse di dominio pubblico e che ne venisse a conoscenza mio marito, il chè ci avrebbe riportato indietro nel tempo quando lui provava solo disprezzo per me.
A peggiorare la situazione c’era il fatto che, a differenza del passato, oggi c’era di mezzo un ragazo, nostro figlio, che di uno scandalo ne avrebbe , sicuramente, patito le conseguenze.
Ma , a rendere la cosa ancora più preoccupante , c’era il fatto che , in quel pomeriggio, dopo tanti anni in cui non avevo più provato il piacere dell’orgsmo, avevo goduto di nuovo come quando ero ancora una ragazza e,, forse, di più, perchè lui aveva saputo farmi godere anche con il cervello, oltre che con il corpo, imponendomi la sua autorità e rendendomi succube del suo volere.
Questo pensiero non riuscivo a cacciarlo dalla mia testa
Il giorno dopo mi ritrovai nuovamente nuda davanti allo specchio mentre mi vestivo per andare dal medico.
Pensai che, nonostante i miei 39 anni, potevo ancora piacere a qualcuno ed , incoraggiata da questo pensiero, senza pensarci su, ho preso dal cassetto un perizoma al posto delle solite sleep ed un reggiseno a balconcino, ricordi di un epoca lontana nel tempo e li ho indossati.
Coprii tutto con un abito ...
... classico, adatto ad una donna della mia età
Un’ora dopo ero nel suo studio
Lui era seduto alla scrivania, stava scrivendo, e , senza alzare lo sguardo dal foglio, mi disse di spogliarmi
Incominciai a farlo
Lui non si mosse, ma vedevo che, sottecchi, mi stava osservando.
Quando, come facevo al solito, stavo per girarmi su me stessa per togliermi il vestito, sentii una voce imperiosa che mi ordinava di non girarmi.
Quando, rimasta in perizoma e reggiseno, stavo per salire sulla sedia, lui mi disse di togliermi tutto e di rimanere ferma in piedi davanti a lui.
Ero nuda, con le braccia lungo i fianchi come in attesa di un giudizio.
Lui si alzò, mi venne vicino, mi girò attorno guardandomi attentamente.
“ Non male” fù il suo primo giudizio, espresso come se fosse la prima volta che mi vedeva nuda
Mi posò la mano sul culo accarezzandolo, e , strisciandola sulla mia coscia, la fece scivolare davanti, sulla figa.
“ Allarga le gambe “ ripetè con la stessa voce dal tono deciso
Sentii il palmo accarezzarmi l’interno della cosca ed il taglio scorremi sul clito dopo essersi inserito tra le grandi labbra.
Ora mi stava di fronte, con una mano tra le gambe allargate e l’altra che incominciò a strizzarmi e torcermi dolorosamente i capezzoli
Stavo per aprire la bocca per gridare quando mi disse di non parlare, di non gridare, di non muovermi, di assaporare il piacere del dolore , di aprire gli occhi e di guardarlo mentre lui godeva nel toccarmi a quel ...