1. Una vita incominciata a quarant’anni


    Data: 20/07/2020, Categorie: Sesso di Gruppo Etero Incesti Autore: oldconsumer, Fonte: RaccontiMilu

    ... modo
    
    Poi, strisciando la mano che era tra le cosce sulle grandi labbra, arrrivò sul pube
    
    Non lo so come non me ne fossi accorta prima, ma, ad un certo punto, ho sentito arriavarmi sulla guancia uno schiaffo, violento al punto da farmi perdere l’equilibrio.
    
    Mi coprì d’insulti , mi rimise in piedi e , preso un lungo righello che c’era sulla scivania, incominciò a colpirmi sul culo con forza.
    
    Avevo paura di muovermi.
    
    Dopo poco avevo il culo che mi bruciava.
    
    Fortunatamente si fermò anche lui.si stava calmando.
    
    Mi disse che questa volta la punizione per i miei errori era stata breve, ma che, in seguito, sarebbe stata molto più severa.
    
    Gli chiesi cosa avessi fatto di sbagliato.
    
    Mi disse che la la pelle della figa non era perfettamente liscia, che era chiaro che l’avessi rasata da più di un ora, mentre avrei dovuto sapere che dovevo farlo non più di un’ora prima di incontrarlo.
    
    Mi disse che per punizione questa volta non mi avrebbe fatto godere, che potevo vestirmi ed andarmene.
    
    Mi ritrovai in strada con il culo in fiamme, con la guancia che mi faceva ancora male, ma, quel che è peggio, con una gran voglia di godere.
    
    Era incominciato il mio addestramento
    
    La mattina del giorno dopo, passando davanti alla porta del bagno che era aperta, vidi mio marito che si stava facendo la barba.
    
    Mi fermai per guardarlo e vidi che , su ogni punto del mento su cui passava il rasoio, dopo ci ritornava in senso contrario..
    
    Gli chiesi perchè lo facesse ...
    ... e mi rispose che il “contropelo “ serviva a tagliare i peli più in profondità, così la pelle rimaneva più liscia e per più tempo.
    
    Alle due del pomeriggio ero seduta sul bidet intenta a rasarmi la figa, stando attenta a fare un accurato “ contropelo “ per compiacere il mio padrone.
    
    Alle tre del pomeriggio ero nuda, sull’attenti, davanti a lui ,in attesa che venise a controllare il mio pube.
    
    Quando si alzò dalla sedia della scrivania, mi sorprese, ma fino ad un certo punto, il fatto che il camice bianco che indossava fosse completamente sbottonato ed aperto sul davanti e lui, sotto, fosse completamente nudo.
    
    Gli occhi mi caddero immediatamente sul lungo e grosso cazzo appoggiato, floscio, sui coglioni e sentii subito delle contrazioni di piacere.
    
    Si avvicinò a me e rifece quello che aveva fatto il giorno prima. Al termine mi disse di accomodarmi sulla sedia ginecologica.
    
    Azionò il meccanismo che faceva alzare la seduta e la portò all’altezza del suo petto, si posizionò tra le mie gambe e mi ordinò di allargarmi la figa
    
    Allargai le grandi labbra e subito sentii la sua bocca posarsi sul sesso ed incominciare a leccarla, a succhiare il clito, a spingere la lingua nella vagina.
    
    Era un maestro.
    
    Incominciai a sentire ondate di piacere mai provate prima che aumentarono ancor di più quando sentii le sue mani sulle mie tette che mi strizzavano i capezzoli in modo deciso e doloroso, ma ad un livello di dolore che mi sembrò accettabile.
    
    Venni quasi subito ...
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