262 - Vacanza a Cuba - Racconti Erotici

262 - Vacanza a Cuba

... sorridendo “Non so se riuscirò a starti dietro nelle tue fantasie. Certo è che quel bel maschio me lo sarei fatta! Spero che l’amico che porterà sia altrettanto valido. Lui è un bono pazzesco, hai visto cosa aveva tra le gambe?!”

Lucrezia interrompe la discussione che avrei voluto iniziare per dirmi “Perché non andiamo in qualche posto dove ci sono lesbiche oppure dei trans?” ed abbassando gli occhiali da sole mi guarda e mi dice “Bella mia, non preoccuparti. Vedrai che si ricorderanno di Francesca e Lucrezia, le più grandi troie di Cuba!”

Tornate in albergo ci siamo fatte una doccia e lì abbiamo fatto le cretine toccandoci ma solo per poterci stimolare senza farci venire neanche un orgasmo.

Dopo cena indossiamo vestiti eleganti così come si conviene per un incontro per far sì che sia sicuro che si finirà con una scopata.

Ho messo un vestitino semplice estivo e come intimo un succinto perizoma a filo, al contrario Lucrezia mette una specie di abito ampio, bianco, allacciato al collo, molto trasparente che lascia ben poco spazio all'immaginazione che valorizza il suo fisico di donna mediterranea, marcando i fianchi, le sue tette che si intonano bene nella sua altezza di poco più di 1.65. L’abito stacca bene con il colore nero dei capelli ed il colore olivastro della sua pelle.

Penso a quanto doveva essere bella da ragazza. Quando Daniele se l’ha sposata doveva essere davvero bellissima. Lo è anche adesso con i segni dell'età che la rendono interessante ed ...

... intrigante. Lei è molto femmina e sa come muoversi sia con i maschi che con le femmine le quali sapevo essere le sue preferite sessualmente.

Fuori dall’hotel troviamo Fidel che saluta affettuosamente Lucrezia e mi stringe la mano. Siamo entrambe felici che lui sia lì. Nella discussione che nasce, mentre ci allontaniamo dall’hotel, gli chiedo quanti anni ha e lui risponde che fra una settimana ne compie trentadue. Lo guardo meglio e vedo che il suo fisico è veramente bello e dimostra la sua età.

Ciò che mi meraviglia è l’assenza del suo amico ‘promesso’ che avrebbe fatto da mio accompagnatore. In cuor mio speravo che Fidel mi scopasse, tanto era bello.

La sua figura mi attrae e lo fisso come a mangiarlo accorgendomi sempre più che i suoi anni sono ben portati.

Non vedo però ancora il mio accompagnatore.

Mentre ci accomodiamo in un ristorantino molto elegante, dalla gente che c’è capisco essere anche alla moda; ha un numero limitato di tavoli e pochi dipendenti tra cui qualcuno che è veramente bello e fa il piacere dei miei occhi.

Una volta seduti Fidel mi assicura che l’altra persona sta per arrivare.

Poco dopo si presenta una giovane ragazza che si presenta con il nome di Marisol che lascia me e Lucrezia sbalordite per la bellezza prettamente centro americana.

Ora siamo tre donne con un maschio. Ora i conti tornano: Fidel si dovrebbe scopare Lucrezia ed io la prelibata ragazza appena conosciuta. Se poco prima invidiavo la mia amica che sarebbe stata scopata ...