262 - Vacanza a Cuba - Racconti Erotici

262 - Vacanza a Cuba

... sento a disagio, mentre Lucrezia scherza e ride con loro sentendosi proprio a suo agio.

Cerchiamo di liberarci di loro ed alla fine capiscono che con noi non c’è niente da fare; il loro scopo era fare sesso con noi a pagamento. Pertanto alla fine li salutiamo e commento con Lucrezia che erano davvero troppo piccoli d’età.

Passa circa un’ora ed arriva un ragazzone che oscura letteralmente il sole; ci accorgiamo di lui perché la sua ombra ci toglie il sole.

Lucrezia si leva gli occhiali e lo guarda e subito si vede nei suoi occhi la felicità più assoluta.

Lui appena lui si propone per l'ennesimo massaggio, questa volta Lucrezia gli porge subito la crema e si gira di schiena mostrando inevitabilmente il suo sedere grosso e bianco che fa contrasto con il costume rosso. Lui comincia a mettere le mani sulla sua schiena, le fa complimenti forse anche sinceri, e dopo qualche minuto la mia diffidenza naturale lascia spazio alla libertà di pensare a quel maschio senza farmi tanti problemi.

Quel ragazzo si presenta ”Sono Fidel. Sono felice di vedervi qui sole e vorrei tenervi compagnia, se vi va. So fare massaggi e tante altre cose. Posso restare con voi?”

“Certo!” gli risponde con un ampio sorriso Lucrezia “Mi faresti un massaggio? Poi ci dirai come ricompensarti” e subito dopo le mani di Fidel sono finite sulle sue natiche prima di scendere sulle cosce per toccarle all'interno. Lei per un attimo incrocia il mio sguardo e mi fa capire che gradisce parecchio quelle ...

... mani.

Ciò che mi ha sorpreso è stato che lui non ha chiesto i nostri nomi.

“Sei proprio matta!” sussurro ad un orecchio a Lucrezia.

“Francesca non ti preoccupare. Qui sono tutti così, sono molto gentili e vogliono fare qualcosa per gli altri per poter guadagnare qualche soldo. Comunque vedrai poi che meraviglia!”

Io faccio finta di guardare da altre parti e Lucrezia prosegue a parlare con Fidel; non voglio essere invadente però comincio a sentire il respiro di lei che diventa affannoso un po' e non capisco siano dovuti al relax oppure all’eccitazione.

Non guardo ostentatamente loro due ma poco dopo il mio occhio cade sulla mano di lui che si è insinuata tra le natiche. Vedo che il suo dito sta facendo tutto fuorché un massaggio. Mi giro dall'altro lato a guardare la spiaggia e dopo poco sento Lucrezia avere l'orgasmo ed anche, come se nulla fosse accaduto, gli dà appuntamento per la sera chiedendogli di portare un amico.

Intervengo nella loro discussione ed inizialmente, scherzando, faccio la difficile ma alla fine raccomando a Fidel che il suo amico sia bello.

Appena lui si allontana, mi rivolgo a Lucrezia "Allora è vero, sei venuta davvero agguerrita! Non ti basterà che stanotte mi farai venire chissà quante volte?"

Lucrezia mi sorride dicendo maliziosamente “Cara Francesca. Ti dirò che da quando siamo partite avrei voluto darla a destra e sinistra a qualche bella donna, ma qui è un’altra cosa: c’è un’atmosfera diversa e speciale”

Le rispondo anch’io ...