1. Una sera all'opera


    Data: 14/07/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: aramis2, Fonte: Annunci69

    ... sulla pizza, mi feci coraggio e salii con lei la scala verso il palco. Fortunatamente era solo una rampa o lei avrebbe potuto gocciolare e macchiarmi lo smoking, provocando un lavaggio a secco prima che fossimo arrivati!
    
    La nonna prese il posto a sinistra come al solito. Giordano, la scorta che lei aveva rapito, sedeva accanto a lei. Mi sedetti accanto a lui, lasciando Miriam all’estrema destra.
    
    Il mio compito era quello di fare una breve chiacchierata con i nostri compagni e prima che Miriam potesse rubare la mia attenzione, dissi a Giordano: “Allora, Giordano, dove vai all’università?”
    
    “Mi sono laureato quest’anno. A dicembre, per la verità, ho perso un paio di lezioni e sono dovuto tornare quest’anno per finire, ma...” e Miriam rimase trascurata mentre io ero incantato.
    
    Prima che Miriam potesse fregarmi, iniziò la musica e, come tradizione, tutti i discorsi cessarono.
    
    La ragazza allungò una mano, prese la mia e mi sorrise quando la guardai, spaventato; mi voltai e lasciai la mia mano inerte tra le sue e lei dopo un po’ la abbandonò. Non era stupida, a quel punto si arrese e mi accinsi a sopportare i travagli e lo stupido vagare di Violetta e del suo altrettanto stupido amore a prima vista, Alfredo. Quei due idioti si erano guardati una sola volta e si erano subito innamorati persi. Il che, quando ci penso, può funzionato nell’opera ma non nella vita reale, non è vero?
    
    Quindi rimasi lì zitto, aspettando che finisse il primo dei tre atti, mentre avrei ...
    ... potuto parlare ancora con Giordano.
    
    Non lo avevo più incontrato da quando eravamo cresciuti (se l’avessi fatto, sicuramente me lo sarei ricordato!), la sua famiglia si era trasferita e questo l’aveva portato a vivere a centinaia di chilometri da me.
    
    Mentre riflettevo sentii di nuovo afferrare la mia mano. Ma questa volta era l’altra mano!
    
    La guardai e vidi che Giordano aveva messo la sua mano sul bracciolo vicino a me. Le sue dita mi sfiorarono il dorso. Lo guardai, stava fissando il palco. Il passo successivo fu il mio!
    
    Spostai delicatamente la mano su e giù, sfiorandogli la punta delle dita. Il suo viso si volse verso di me ed io risposi al suo sguardo con un sorriso che lui ricambiò, le nostre mani armeggiarono brevemente una con l’altra e poi si presero.
    
    In quella posizione diedi una rapida occhiata alla nonna. Come al solito, era incantata dai travagli di Violetta, oh, lo strazio di essere una squillo di classe nell’alta società e di essere adorata da tutti gli uomini! La nonna stava accennando il canto insieme a Violetta. Immagino si fosse identificata con Violetta, perché la nonna era stata una ragazza rigorosamente borghese quando il nonno l’ha trovata. Avrebbe potuto essere anche lei una ragazza squillo o come le chiamavano allora. Comunque sia aveva sposato il nonno ed i giorni della privazione erano finiti per sempre.
    
    Giordano guardò sua sorella dall’altra parte e, quando i miei occhi incontrarono di nuovo i suoi, sorrise e mi suggerì un ‘dai ...
«1234...7»