1. Sonia e Lily – 01 – Confessioni


    Data: 13/07/2020, Categorie: Trans Autore: sally_xdress, Fonte: RaccontiMilu

    ... casa mia”, mi disse prima di salutarci. “Mi raccomando la puntualità”.
    
    Provai un paio di volte a dare fiato a tutti i pensieri che avevo in testa, ma puntualmente mi bloccai e un laconico “Ok…” fu l’unica cosa che fui capace di dire.
    
    Quella notte dormì poco, l’ansia combatteva con il desiderio di abbracciare di nuovo la mia versione femminile; ripensai alle ultime volte, ormai lontane nel tempo, in cui lo avevo fatto e mi ritrovai a fantasticare su cosa Sonia poteva aver organizzato.
    
    La mattina successiva mi alzai molto presto e mi sbarbai di tutto punto, volevo in qualche modo eliminare quei tratti che avrebbero potuto fare a pugni con la parte femminile a cui stavo per ridare la libertà.
    
    Arrivai da lei leggermente in anticipo; attesi qualche istante e finalmente suonai al citofono. Lei aprì subito e mi attese sulla porta di casa, accogliendomi in tuta, un abbigliamento strano per le sue abitudini e che contrastava con il fine makeup che aveva applicato sul viso. Mi salutò con un bacio sulla guancia e mi fece entrare in casa.
    
    “La mia camera è la prima sulla sinistra, ti ho preparato un po’ di cose da mettere”, esordì andando dritta al punto. “Fai pure con calma, io ti aspetto qui”
    
    Entrai nella stanza e trovai i capi da indossare adagiati con cura sul letto; mi spogliai in fretta, la voglia era tanta e, soprattutto, volevo sfruttare ogni momento a disposizione di quell’occasione inimmaginabile fino a poco tempo prima. Indossai dapprima delle mutandine ...
    ... rosse di pizzo, che premevano sul mio sesso ancora a riposo, e poi dei semplici collant neri; assaporai fino in fondo i brividi di piacere e le sensazioni che quei gesti, di solito proibiti, mi trasmettevano. Nella stanza c’era un grande specchio, attraverso cui potevo vedermi a figura intera; mi giravo per ammirarmi da tutte le angolazioni, mi divertivo ad osservare le gambe ed il sedere avvolti nelle calze.
    
    Il mio dito scorreva lungo i collant come se seguisse una volontà propria, fino a fermarsi sulla punta del pene, dandomi un’ulteriore scarica di eccitazione; completai la mia “trasformazione” indossando i restanti indumenti che Sonia aveva preparato per me: una gonna nera che scendeva fino al ginocchio ed una camicetta bianca che vestiva molto aderente ma che fortunatamente riuscì ad abbottonare.
    
    Dopo aver attaccato l’ultimo bottone mi presi qualche minuto allo specchio: il risultato era abbastanza grezzo e sapevo che c’era molto da smussare nella figura riflessa, ma una sensazione di euforia cresceva sempre di più dentro me e quasi nascondeva ai miei occhi le evidenti imperfezioni di quella trasformazione.
    
    Quando finalmente uscì dalla stanza, la ritrovai in piedi accanto al divano; si era cambiata ed alla tuta aveva sostituito un abbigliamento molto più usuale per lei e simile a quello che avevo indosso: la camicetta celeste aveva i primi bottoni slacciati e lasciava intravedere il seno; la gonna grigia si fermava di poco sopra il ginocchio, mentre le gambe erano ...
«1234...»