Sonia e Lily – 01 – Confessioni
Data: 13/07/2020,
Categorie:
Trans
Autore: sally_xdress, Fonte: RaccontiMilu
... misto di stupore e curiosità.
“Cosa hai indossato?” mi chiese dopo pochi secondi che a me sembrarono un tempo interminabile.
“Mutandine e collant” le risposi laconico.
Per me era difficile parlare di questo argomento, lasciarle intravedere questo mio lato era stato uno sforzo enorme. Iniziò a farmi molte domande su questa mia passione, mi sembrava incuriosita e sinceramente interessata; io cercavo di risponderle di getto, non volevo che i pensieri mi bloccassero proprio ora che ero riuscito finalmente ad aprirmi. Fu così che prima di tornare in ufficio le avevo già raccontato della mia passione per l’intimo e soprattutto per i collant; lei assorbiva come una spugna i miei pensieri, chiedendomi altro non appena mi fermavo.
Nei giorni successivi lei ne approfittò svariate volte per riaprire il discorso; le raccontai della mia prima volta “en femme,” del desiderio di indossare anche quelle cose a cui non avevo mai avuto accesso, come le scarpe con i tacchi, provando sempre vergogna ogni volta che questo mio lato si faceva strada per emergere.
“Ti andrebbe di rifarlo?”, la sua domanda arrivò inattesa e bruciante come un colpo di pistola.
Desideravo eccome riprovare quelle sensazioni, ma la risposta alla sua domanda non era così semplice; quella proposta rendeva le nostre chiacchiere sempre più concrete e reali e questo faceva a pugni con tutte le remore che avevo e che non mi avevano permesso di vivere liberamente questa mia passione.
“Si, mi piacerebbe”, le ...
... risposi non ancora del tutto convinto.
“Beh potremmo vederci questo sabato, le mie coinquiline sono via ed ho la casa libera”.
Sonia era un vulcano di idee e mi travolgeva con il suo entusiasmo; pensai che oramai ero in ballo e che in fondo quella era l’occasione che aspettavo da tanto.
“Ok… “, accettai infine.
Accettai perchè qualcosa in lei mi trasmetteva fiducia, qualcosa che mi fece dimenticare completamente quanto potesse essere pericoloso mostrarmi come crossdresser ad una collega.
“Lascia che pensi a tutto io, ho già un’idea!”, concluse con un sorriso enorme prima che fossimo riassorbiti dai nostri impegni lavorativi.
Quella sera ripensai molto a quanto successo negli ultimi giorni, tutto stava cambiando rapidamente ed ora, a bocce ferme, stavano sorgendo i primi dubbi: stavo facendo la cosa giusta? Avevo paura di riaprire una porta che era rimasta sigillata per molto tempo e di condividere una parte di me che finora avevo cercato di tenere sepolta.
Stranamente non affrontammo più la questione fino al giorno prima, io non sapevo come introdurre l’argomento e lei si divertiva a lasciarmi cuocere nel mio brodo; Sonia intuiva che friggevo dalla curiosità, ma faceva finta di niente e tradiva il suo atteggiamento di tanto in tanto lanciandomi degli sguardi furbi e densi di significato. La giornata lavorativa si trascinò così fino alla fine, sembrava quasi che la nostra conversazione non fosse mai avvenuta.
“Allora ci vediamo domani mattina alle 10 a ...