Con il mio amichetto
Data: 13/07/2020,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: pirlino, Fonte: Annunci69
... agio.
Sedetti sul cesso ed un rivolo di sperma misto a del sangue,come potei constatare uasci' dal mio culo.Poi defecai e mi feci una doccia.Più tardi mi calmai, feci colazione. Scesi a mare con calma.Non vidi Gennaro,forse era andato a giocare con i suoi amici da qualche altra parte della spiaggia.Me ne stetti un po’ in disparte tutto il giorno. Gennarino sembrava imbarazzato, quasi quanto me, non ci rivolgemmo la parola. A cena la mamma mi chiese se mi sentivo bene.Quando mi misi a letto, posi un cuscino alle mie spalle, come per dire: zona “off limits!”; mio cugino si mise nel suo letto e non parlammo di niente. La notte passò senza incidenti e il giorno dopo l’incubo era passato, non più l’indolenzimento al culetto e, dopo un attento controllo, il buco era tornato come prima.Anche al mare andò tutto bene. Però, nel pomeriggio, riposando sull’asciugamani, sentii montarmi dentro un’erezione potente: il mio biscottino reclamava attenzione, erano 2 giorni che non me lo facevo in mano.Con la circospezione imposta dalla mia timidezza, raggiunsi la cabina con una scusa; mi chiusi, sedetti sulla piccola panchina e iniziai a masturbarmi.
Quanta sorpresa provai... chiudendo gli occhi non mi apparivano più le immagini delle tette di mamma o delle mutandine della zia, la mia mente tornava ai tragici momenti passati con Gennaro, e me li riproponeva in una chiave del tutto diversa: ero tutto femmineo, sculettavo sulla spiaggia, il mio culo era sotto lo sguardo di tutti.Quando ...
... mi fermavo vedevo qualcuno, mani forti e robuste che mi carezzavano, poi prendevano il palo dell’ombrellone e lo ficcavano dietro di me, sempre più in profondità. Io ero felice, desideravo essere aperto e, tutto sudato, venni copiosamente, nel fazzoletino che mi ero preparato.Ma quando la sera i brutti pensieri si erano dissipati, la voglia di essere scopato fece di nuovo capolino, in me. Capii che, probabilmente, non avevo scampo.
Da quella notte non pensai più alla mia condizione. Ero cambiato, ero voglioso e mi abbandonai al destino.A letto chiesi a Gennaro di farmi compagnia,Gennarino lasciò il suo lettino e venne da me. Non avevo messo nessun cuscino a proteggermi, e lui aveva già preso il tappo con l’olio dalla cucina.Mi venne sopra, mi penetrò abbastanza agevolmente e mi chiavò. Venne la prima volta, lo sentii bene, ma non uscì. Bloccato sotto di lui, aspettammo insieme che la voglia gli tornasse, intanto il cazzo non si era particolarmente ammosciato e rimase immobile, ben piantato nel mio ano.Quando si riprese, ricominciò a scopare fino a lasciarmi dentro una seconda sborrata. Lui si addormentò, io, servizievole, mi bloccai il culo con la manina e corsi in bagno, cercando di non gocciolare.
Una volta sul WC, mi liberai di tutto e tornai a letto.All’alba, mentre dormivo, Gennarino ebbe di nuovo voglia e mi chiavo' ancora il culo.non aspettavo altro,oramai ero succube del suo cazzone.Mi svegliai che trafficava per entrarmi, per l’ennesima volta dietro ma non mi ...