1. Schiava del Dravor – Collana il Dravor Vol. II


    Data: 14/04/2018, Categorie: Etero Lesbo Trans Autore: Koss, Fonte: RaccontiMilu

    ... morbido, ma anche scattante, allenato, muscoloso, cosce e bicipiti forti, Saa l’aveva vista all’opera. Aveva visto come maneggiava la spada e tagliava teste. Vestiva in modo strano, ma lì erano tutti vestiti in modo strano. Portava un giubbotto di pelle senza maniche e sotto solo un reggiseno anch’esso di pelle, molto morbido, più giù pantaloni di tela grezza e stivali. Saa non osava neanche interrogarsi sulla sua sorte, non c’era più nessuno a proteggerla, suo padre, il suo caro padre era appena stato ucciso e così anche la sua bella madre, neanche si erano presi la briga di seppellirli. Era rimasta sola.
    
    Anche lui era alto e muscoloso, ma non aveva un filo di grasso, solo nervi e muscoli, i capelli lunghi, fini e neri, un viso scavato e lungo, occhi grigi, un falco. Bello e spietato. Anche lui indossava un giubbotto di pelle senza maniche e sotto una camicia, poi pantaloni e stivali. Il cavallo la spingeva continuamente contro le sue spalle e la sua schiena. Saa si ritraeva, ma quando veniva a contatto con lui sentiva un corpo duro come l’acciaio. Lei teneva le mani sui suoi fianchi per mantenersi in equilibrio, non ne poteva fare a meno, non sapeva come altro fare, ma lui sembrava che neanche se ne accorgesse. Lui non le aveva mai rivolto una parola, sembrava che avesse delegato la sua compagna a trattare con lei, però non le aveva torto un capello, anzi era stato gentile, mentre Kira l’aveva schiaffeggiata.
    
    In effetti la tenda di Kira e Koss era molto grande ed era ...
    ... una grande schifezza. Sporca, puzzolente e disordinata, polvere e resti di cibo dovunque e chi sa quante bestiole in circolazione. Kira le indicò un angolo e le disse – sistemati lì per la notte, domani mattina verranno due ragazze a darti una mano per sistemare la tenda e cucinare. Tu sei responsabile anche per loro. – Koss continuò ad ignorarla. Non c’era neanche una coperta e Saa si sdraiò sul terreno ed in posizione fetale cercò di prendere sonno, pianse ed ebbe gli incubi, si svegliò e gridò, nessuno le rivolse una buona parola. Cercò di riprendere sonno. Dall’altro capo della tenda, nel loro giaciglio, sotto le coperte i suoi padroni sospiravano, gemevano, grugnivano. Si premette i palmi delle mani sulle orecchie e cercò di riprendere sonno. La mattina dopo era uno zombie. Si guardò intorno… lo squallore di quella tenda era senza pari. Qualche minuto dopo arrivarono due negrette, erano le cameriere che la guardarono in adorazione aspettandosi che Saa dicesse loro cosa fare. Saa era inerte, stanca, non voleva vivere. In quel momento si sarebbe lasciata andare e che succedesse quello che doveva succedere a lei non importava niente. Ma quelle due scemette che la guardavano aspettando che dicesse loro cosa dovevano fare l’imbarazzavano. Le sorse il dubbio che Kira avrebbe punito non solo lei, ma che per colpa sua sarebbero state punite anche quelle due stupidine mezze nude. Iniziò a dare ordini. Non che fosse esperta, a casa sua lei sistemava solo la sua camera e dava una ...
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