Schiava del Dravor – Collana il Dravor Vol. II
Data: 14/04/2018,
Categorie:
Etero
Lesbo
Trans
Autore: Koss, Fonte: RaccontiMilu
... rassicurante, ma quando il cavallo si mosse, per non cadere, si strinse a lui. Piangeva e tremava, ma man mano che andavano avanti iniziò a calmarsi e si afferrò a lui. Era esile ed impaurita, lo stesso Koss non avrebbe saputo dire perché non l’aveva ammassata con gli altri schiavi, fino a quel momento non aveva mai mostrato pietà per nessuno. Non era cattivo in assoluto, ma aveva capito che in quel mondo, se voleva sopravvivere, doveva essere spietato. Se non lo fosse stato avrebbe perso il rispetto delle canaglie che comandava e poi sarebbe finita. Koss era alla testa della colonna quando Kira che aveva organizzato la marcia lo affiancò. – E di quella che ne vuoi fare? – Koss improvvisò. – Penso d tenerla per noi, mi sembra abbastanza capace da mettere ordine nella nostra tenda. Sarà una buona serva. – Kira era perplessa, ma era vero che non avevano una schiava capace di sistemare le loro cose, a quelle che si avvicendavano nella loro tenda bisognava dire tutto ed anche se glielo dicevi facevano lo stesso le cose male. Questa a prima vista sembrava avere un po’ di testa, ma chi sa se era capace. Kira si affiancò al cavallo di Koss, si protese sulla sella e allungò un braccio verso il viso della biondina. La prese per il mento e la guardò negli occhi. – Hai capito piccola? – La guancia destra di Saa tremolò, ma non spiccicò una parola. Kira la schiaffeggiò. – Rispondi quando ti faccio una domanda! – Saa era inebetita, era la prima volta che una persona alzava la mano su di ...
... lei, ma non osò ribellarsi, aveva appena assistito ad una strage, non voleva sapere cosa sarebbe successo se si fosse ribellata. Tremò e rispose belando e singhiozzando. – Sì, ho capito. – Devi rispondere – sì, ho capito, Signora. Chiarò? – Saa tremò, singhiozzò e riprese a piangere, ma ripeté esattamente le parole di Kira cercando di non guardarla, Kira però la stringeva per il mento e il suo sguardo non la mollava. – Come ti chiami – volle sapere Kira. – Saa, Signora – rispose la biondina come se la stessero torturando. – Bene piccola Saa, io sono Kira la tua Padrona – disse lasciando la presa sulla biondina, – e lui è Koss, il tuo Padrone. D’ora in poi comportati bene e andremo d’accordo, altrimenti ti dovrò punire. – Kira non attese la risposta, spinse il cavallo avanti e si mise accanto al suo uomo per discutere di cose più importanti. Saa pianse in silenzio per tutto il tragitto, aveva bisogno di essere consolata, ma non c’era nessuno, l’uomo davanti a lei, un giovane duro, e lei immaginò spietato, non disse mai niente. Dal momento che l’aveva fatta montare a cavallo l’aveva ignorata. Saa era addolorata ed inconsolabile, ma non poté fare a meno di osservare i suoi padroni. Erano giovani, potevano avere solo qualche anno più di lei, ma erano duri, violenti, spietati, anche la donna, anzi forse più la donna dell’uomo. Lei era alta e voluttuosa, un bel corpo morbido e pieni di curve, un bel viso, pieno come una luna, i capelli corvini e gli occhi di ghiaccio. Il corpo era ...