Schiava del Dravor – Collana il Dravor Vol. II
Data: 14/04/2018,
Categorie:
Etero
Lesbo
Trans
Autore: Koss, Fonte: RaccontiMilu
... mano a sua madre…, ma in quello schifo non c’era bisogno di nessuna esperienza per sapere cosa andava fatto. Le due stupidine, come lei, erano giovanissime, magre, ma sane ed energiche. Saa le guardò e disse – mi devo lavare, mangiare e poi parlare con la padrona. – Le due ragazze la presero per mano e la portarono fuori. Il sole era abbagliante ed accecante. Saa strizzò gli occhi e si guardò attorno, il campo era messo meglio della tenda, decisamente meglio, per fortuna. La sera prima erano arrivati tardi, era buio e lei, per altro presa dalle sue angustie, non aveva visto niente, non ne aveva avuto neanche voglia. Ora mentre le due morette l’accompagnavano alla mensa si guardò intorno e vide tende ben disposte e una certa pulizia intorno a sé. Si trovavano su un grande promontorio di diverse decine di ettari, circondato su tre lati da un fiume e accessibile solo da una lingua di terra. Il promontorio era alto diverse decine di metri sul fiume raggiungibile attraverso un paio di sentieri. Il campo ne occupava solo una piccola parte, poi c’erano campi, prati per i cavalli e gli animali. Tutto quello che poteva servire ad una piccola comunità. La mensa era ricca, c’era cacciagione, pesce, carni affumicate, verdura, frutta, uova, latte, pane e ciambelle. No, al campo di Koss non si soffriva la fame. Saa bevve latte e mangiò ciambelle, tutto il resto le faceva rivoltare lo stomaco, ma notò che il cibo era ben cucinato. E quella era la mensa degli schiavi. Quella dei guerrieri ...
... doveva essere ancora meglio. Poi le due nerette l’accompagnarono dalla Padrona. Kira stava per uscire ed andare a caccia, ma ascoltò attenta cosa aveva da dire la sua nuova serva. Poi diede alcuni ordini e quello che Saa aveva chiesto si materializzò immediatamente. Quindi Kira montò a cavallo ed uscì dal campo con una pattuglia. Saa aveva chiesto, saponi, stracci, un giaciglio per lei, un falegname e l’aiuto, almeno per quel giorno di altre due serve. Queste ultime arrivarono subito, erano più mature delle due morette ed erano bianche. Saa le portò alla capanna, le caricò di tutti i vestiti, le lenzuola, le coperte… e le spedì con il sapone al fiume a lavare. Le nerette rimasero con lei. Al falegname disse che doveva sistemare tutti i mobili e fare un letto per lei. Quello di Koss e Kira poteva andare, era solo da pulire. E fu quello che fece aggredendo, con le due nerette tutta la sporcizia che c’era in casa. Fu un lavoro duro, ma prima che i padroni rientrassero la casa era pulita ed odorava di pulito. Anche i vestiti, le lenzuola e le coperte erano asciutti e stirati, il sole implacabile aveva svolto egregiamente il suo compito. Saa aveva diviso con della tela grezza e pesante lo spazio interno di circa cento metri quadri. Aveva ricavato una cameretta per sé, una per i Padroni, un grande soggiorno ed uno spogliatoio all’ingresso. Non voleva che si entrasse in casa con gli stivali, Subito fuori, la cucina ed il tavolo da pranzo. Fuori c’era anche un piccolo bagno per i ...