1. Schiava del Dravor – Collana il Dravor Vol. II


    Data: 14/04/2018, Categorie: Etero Lesbo Trans Autore: Koss, Fonte: RaccontiMilu

    ... dandosi piacere iniziò a leccarla in basso. Saa teneva la sua micina sospesa un paio di centimetri sopra la bocca di Koss e tremava sulle ginocchia. Quando Koss riuscì a penetrarla con la lingua Saa venne immediatamente, un lago che straripava. Saa sussultava sulle ginocchia, gemeva e gridava, ma continuava ad offrirsi. Lui la leccò sul clitoride e la mordicchiò sulle grandi labbra e sul clitoride stesso. Saa si muoveva istintivamente con piccolissimi movimenti offrendosi e senza neanche saperlo indicando i punti in cui voleva essere leccata. Saa venne più volte, era in estasi. Era difficile controllarla, per fortuna di Koss si dimenava in medo misurato e senza gesti sconsiderati. Dovette pizzicarla sulle chiappe per ottenere di nuovo la sua attenzione. – Sì Koss, dimmi quello che devo fare – riuscì a dire. – Ritorna in giù, prendimelo con una mano ed indirizzalo sulla tua fessurina. – Saa perse così la sua verginità, calandosi sul cazzo del suo Padrone, era talmente scivolosa che praticamente non se ne accorse. Poi danzò sul cazzo di Koss e guardandolo come lui le aveva imposto negli occhi. – Guardami Saa! – Occhi velati e torbidi che in realtà vedevano poco mentre viso e corpo erano in fiamme, la fica un fiume in piena e gli orgasmi non si contavano più. Quando lui venne dentro di lei Saa esplose, quando sentì il potente schizzò dentro di lei si inarcò sulla schiena, urlò e poi si accasciò sul corpo di Koss tramortita dal piacere.
    
    Erano sdraiati nudi uno accanto ...
    ... all’altra. Saa era accucciata accanto a lui con la testolina adagiata sul suo ampio petto, pienamente soddisfatta e felice di essere diventata donna, ma allo stesso tempo preoccupata del suo futuro. – Cosa ne sarà di me? – Sussurrò quelle parole senza guardarlo. Koss la guardò come un punto interrogativo. – Tu sei mia, penserò io a te. – – Sono la tua schiava. – Lo disse desolata. Al contrario che con Kira, a Koss Saa dava del tu, era anche vero che fino a quando non era stato ferito non avevano scambiato molte parole, ma anche prima Saa con lui era stata informale, anche se sempre rispettosa. Ora era anche in confidenza. – Sì sei la mia schiava, – rispose lui questa volta, – questo &egrave un fatto che non possiamo cambiare. – Saa era angustiata, lei era nata libera, adorava quell’uomo, il suo Padrone, ma non voleva essere la sua schiava. – Sono solo il tuo giocattolo per fare sesso. – Koss la prese per il mento e la guardò negli occhi, duro. – Non mi sembra che ti sia dispiaciuto, l’hai voluto tu, anche se immagino che prima o dopo sarebbe successo. Quello che devi sapere &egrave solo che io ti proteggerò e con me sarai al sicuro. Ora basta con questi stupidi discorsi. – Ma Saa, testarda, non voleva chiudere il discorso. Sapeva di rischiare e che in quel mondo le sue erano pretese belle e buone. Rischiava anche perché lui non era stato, ancora una volta, categorico, tutto sommato la stava ascoltando, mentre poteva semplicemente ordinarle di stare zitta. – E Kira? – – Kira? – ...
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