1. Café au lait....


    Data: 10/07/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: xNemesi, Fonte: Annunci69

    Ammetto che quello strano annuncio pubblicato tra la marea di proposte di ogni tipo corredate delle solite fotografie, (fake), di donne giovanissime e bellissime in pose ginecologiche e scritte in un italiano stentato privo di originalità e fantasia, mi aveva colpito.
    
    Oltre a passare decisamente inosservato, sembrava ad una lettura poco attenta fuori luogo, un errore insomma. Solo poche righe con la promessa di un semplice caffè e un indirizzo mail da contattare, con la richiesta di inviare un breve racconto erotico.
    
    Non più di tre cartelle, di circa 1800 battute l’una, specificando addirittura il font da utilizzare “Times New Roman”, il corpo del carattere “11”, l’interlinea da due punti tipografici da utilizzare, le battute per riga “55” e infine le righe per pagina “33”.
    
    Questo semplicemente per raccontarvi come iniziò il nostro rapporto epistolare che dopo
    
    qualche premessa tecnica, (sapete quanto sia preciso su certe cose), come ad esempio
    
    stabilire con esattezza se l’autrice dell’annuncio preferisse che utilizzassi per la composizione il sistema Ditot francese o quello tedesco, andò avanti con reciproca soddisfazione qualche
    
    settimana, senza che nessuno dei due avanzasse il desiderio di andare oltre.
    
    Almeno fino a quel giorno…
    
    J. M. Molter: Concerto for sopranino clarinet, strings & b.c. in D major
    
    https://www.youtube.com/watch?v=VQroZ-HB6iI&list=RDt5hTPXhZclY&index=5
    
    Milano, un primo pomeriggio di un giorno di Giugno.
    
    Una via, anzi ...
    ... quasi un vicolo lastricato del centro, in zona Missori, una di quelle vie discrete, che nascondono piccoli tesori fatti di palazzi d’epoca, dai lussureggianti e segreti giardini interni.
    
    Arrivato al civico premo al citofono il numero che mi è stato indicato.
    
    Dopo un'attesa che mi sembra interminabile, sento lo scatto della serratura e apro la porticina che sembra ritagliata per dei nani se paragonata alla grandezza e magnificenza del portone.
    
    Certo che a volte te le vai proprio a cercare, mi dico…, supero alcuni gradini di marmo e
    
    raggiungo una porta socchiusa. Finisce che è tutto uno scherzo, anzi sicuramente lo è, anche se le istruzioni erano, anzi da quel che vedo, sono così precise e dettagliate.
    
    Entro con decisione quasi ad esorcizzare quel po’ di timore che chiunque dotato di un minimo di buon senso dovrebbe avere, perché va bene rischiare ma fino a un certo punto, e magari trovarsi qualcuno nascosto dietro la porta che vuole farti uno scherzo di cattivo gusto non è mai stato il massimo delle mie aspirazioni.
    
    Mi ritrovo in grande ingresso dal soffitto di una altezza di diversi metri e una bellissima luce
    
    soffusa che proviene da un grande lucernario ottagonale formato da piastrelle di vetro colorato in stile liberty che raffigurano qualcosa, anche se non capisco bene cosa.
    
    Nel centro dell’atrio dal pavimento a mosaico, c’è anche una piccola fontana, in bronzo, con delle ninfe che danzano tra leggeri zampilli d’acqua.
    
    Mi chiudo la porta da cui sono ...
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