1. Appartamento in ristrutturazione


    Data: 07/07/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: Foro_Romano, Fonte: Annunci69

    Si erano presentati alla porta un pomeriggio tardo. Erano due muratori siciliani che, dovendo fare la completa ristrutturazione dell’unico appartamento del pianerottolo di fronte al nostro, chiedevano se era possibile usare il nostro bagno in caso di bisogno. I miei furono subito d’accordo.
    
    “Noi non ci siamo mai per tutto il giorno perché abbiamo un negozio, ma ci sarà lui, nostro figlio, perché deve studiare. Fa il primo anno di università”, aveva detto la madre con una punta di orgoglio.
    
    Il giovane Vittorio era rimasto un po’ male che avessero accettato senza chiedergli il parere. Insomma, lui doveva studiare e essere interrotto gli avrebbe dato fastidio. E poi, potevano lasciare a lui di rispondere. Non era più un ragazzino! Però, visto che non aveva un valido motivo per non essere d’accordo, avrebbe accettato comunque.
    
    Due giorni dopo cominciano i lavori e, ad un certo punto, uno dei due suona alla porta. Indossa una canottiera e dei pantaloncini corti che mettono in mostra delle solide cosce pelose. Lui gli apre e lo fa accomodare. Quello va in bagno e, in pochi minuti, si svuota la vescica, ringrazia, saluta e va via. Il rumore della pisciata era stato piuttosto lungo e forte, forse segno che l’aveva trattenuta a lungo.
    
    Dopo circa un’ora, si presenta l’altro, vestito alla stessa maniera. Stessa scena solo che, questa volta, il giovane si è accorto dello strano sguardo del muratore, uguale a quello dell’altro prima, che gli mette una certa apprensione. ...
    ... C’era un motivo dietro quello sguardo o era solo una sua fantasia? Doveva essere preoccupato? Avevano cattive intenzioni? Erano due omoni piuttosto alti, robusti e muscolosi, dato il lavoro che facevano e, se lo avessero aggredito, cosa poteva fare lui per difendersi, dato che era alto almeno 30 centimetri meno di loro e dal fisico mingherlino! Non ci pensò più di tanto e tornò ai suoi libri.
    
    Più tardi tornarono, prima uno e poi l’altro, e… sempre quello sguardo. Finita la giornata di lavoro, si sono presentati assieme così, mentre uno andava in bagno, l’altro rimaneva fuori col giovane. In un primo tempo stava muto a fissarlo in modo inquietante.
    
    “Allora, per oggi avete finito”, disse Vittorio per spezzare il silenzio.
    
    “Eh si, per oggi è finita”. Pausa. “Così tu studi all’università, allora sei maggiorenne” e fece un sorrisetto.
    
    “Eh già”, però si domandò il perché di quella strana precisazione. Sarebbe stato più normale se gli avesse chiesto che studi faceva. Invece niente.
    
    Quando il primo esce dal bagno, entra il secondo. Stessa situazione di prima, stesso sguardo, stesso imbarazzo del giovane. Poi
    
    “Sai che sei un bel ragazzino? Proprio un bel ragazzino”. Gli si avvicina. Lo stringe in vita. “Non è che hai bisogno di un uomo?”. Vittorio rimane immobile, terrorizzato. In quel momento il secondo esce dal bagno tirandosi su la lampo e li trova in quella posizione.
    
    “Che stai facendo?”, dice al primo.
    
    “Te l’ho detto, questo ragazzino mi piace troppo”. Gli ...
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