Per piacere, scopa mia moglie! Prima parte.
Data: 14/04/2018,
Categorie:
Cuckold
Autore: Baxi, Fonte: RaccontiMilu
... parete, completa il tutto. Ci trasferiamo lì sotto, accendiamo il camino e lui mi versa del limoncello. Anche lei ne beve un poco. Parliamo di vacanze, della mia terra e mi mostrano delle foto di sé stessi in vacanza: devo riconoscere che, vedere mamma e figlia, anche se molto giovane, in costume, mi fa un certo effetto. Matilde poi ha un corpo decisamente bello, sento il sesso crescere dentro i pantaloni, e credo che lui se ne sia reso conto, ma fa finta di nulla. I discorsi proseguono e parliamo d’altro: dell’imminente ritorno della figlia, ad esempio e, nell’insieme, si crea una bellissima atmosfera mentre fuori piove a dirotto. Parlando, si ride, e mille aneddoti ci vengono alla mente, sia sul lavoro che su vacanze ed altro. Mi parlano della figlia, di come si è laureata ed ora, appena finita la specializzazione, fra tre mesi, tornerà a casa, dove lo zio, primario di una clinica privata, le ha già riservato un posto di lavoro. Senza rendercene conto, siamo giunti a sera, Carlo propone di fare una grigliata sulla brace del focolare, mentre io cerco di negarmi per recare il meno disturbo possibile; ma lei, appoggiata al caminetto, di spalle, riempie l’ambiente di fantasie non proprio pudiche: Il suo culo tondo ed alto, mi sta eccitando i sensi.
Poi si gira, mi sorride ed esordisce:
«Non dai nessun disturbo, anzi, oggi hai reso molto sfiziosa una domenica che, altrimenti, sarebbe stata noiosa, e ti assicuro che non accadeva da tempo. Generalmente lui passa il tempo a ...
... guardare lo sport in tv ed io a leggere. Era proprio da tempo che non mi divertivo così.»
Mi dice con un malcelato senso di tristezza. A fine cena, lei mi chiede quando partirò per le vacanze natalizie, cui rispondo che è previsto per il sabato successivo, poi lui mi riaccompagna a casa. Nei giorni seguenti il lavoro ci sommerge, poi il giovedì lui m’invita a cena a casa sua, per la sera dopo. Declino l’invito, ho mille cose da fare, gli ultimi regali e la valigia, poi sabato devo essere in aeroporto alle sette di mattina. Lui mi ascolta, prende il cellulare, chiama Matilde e me la passa.
«Non vorrai andar via, senza salutarmi? O consideri l’incontro di domenica un futile momento da archiviare? Dammi la possibilità di dimostrarti che brava cuoca sono.»
Il suo tono supplichevole e deliziosamente malizioso non mi lascia alternativa; la sua voce è di un erotismo tale che devo girarmi per non dare a vedere che mi sto eccitando. Il venerdì, usciti dall’ufficio, mi chiede se possiamo fare una piccola deviazione.
«Devo passare a prendere due regalini, se mi accompagni, mi fa piacere, anche perché, per uno, non ho le idee ben chiare.»
Lo seguo, ci fermiamo davanti a una gioielleria, dove acquista un bellissimo bracciale d’oro per la figlia, poi dopo è la volta di un negozio di intimo. Entriamo, lui consente che la giovane commessa esegua una distesa, sul bancone, di modelli diversi di completi intimi; uno rosso, bellissimo per la figlia, poi esita, non sa quale prendere ...