1. Racconto libero - l'ex suocero


    Data: 05/07/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: Syren, Fonte: Annunci69

    ... le dita e si alza in piedi, voltandomi lo vedo sfilarsi i pantaloni e l’intimo e poi la canottiera. Il suo corpo si presenta in tutta la sua interezza: segnato normalmente dall’età, ma con ancora un vigore prepotentemente mascolino. Il petto massiccio è interamente sommerso di pelame brizzolato, scende su tutto il ventre gonfio, ma duro, fino ad arrivare al pube, scuro e folto che incorona il suo magnifico cazzo. Pieno, sull’attenti come il più giovane degli stalloni, che punta verso di me.
    
    Mi solleva di peso verso di lui, mi avvinghia i fianchi e mi bacia. Con spinte pelviche mi dirige verso il salotto e arrivati in prossimità del divano mi spinge violentemente su di esso.
    
    Fortunatamente è morbido e abbonda di cuscini, mi accascio e divarico le gambe, inarcando il culo, sapendo già cosa mi aspetta.
    
    - Guarda come ti metti…ti muovi da troietta esperta. Minchia, ti voglio! – sogghigna lui diabolico.
    
    - Prendimi…- riesco a miagolare debolmente io.
    
    Si sputa sulle dita e me le sfrega volgarmente sul buchetto, sporgendo il mento all’infuori con i denti inferiori che sporgono dal labbro. Io mi mordicchio l’indice piegato sorridendo di sghembo. Siamo due animali in pieno accoppiamento.
    
    Si china e mi sputa un’ultima volta sul buco già umido, poi si erge e con una mano mi preme contro il cazzo turgido e la cappella pulsante, mentre con l’altra mi divarica una chiappa. Si sbilancia con tutto il suo peso verso di me e, in un millesimo di secondo, tutta la sua asta dura ...
    ... come il marmo s’infila nelle mie morbide viscere fino alla base.
    
    Il colpo mi mozza il fiato in gola e strizzo gli occhi per il corpo estraneo improvviso, sibilando. Posso infradiciarmi il buchetto fino a colare a volte, ma un pezzo di carne del genere fa sempre il suo effetto quando s’introduce con forza.
    
    Si accascia completamente sopra di me, schiacciandomi, ed avvinghia il mio corpo con le sue braccione pelose. Inizia a darmi colpi lenti, ma profondi. Mugugno leggermente dolorante e lui mi zittisce rassicurandomi.
    
    Ricordo in automatico la regola base per essere un passivo esperto e faccio un profondo respiro, dilatando così i miei polmoni e gli stessi muscoli anali. Accolgo ulteriormente il suo membro facendolo gemere per quel benvenuto inaspettato.
    
    M’infila la lingua in bocca e mi bacia, aumentando il ritmo della penetrazione.
    
    Gemo compiaciuto e lui si permette di affondare più forte. Si sfila un po’ e poi riaffonda di colpo. Dentro e fuori, colpi decisi e costanti. Il cazzo scorre ormai libero dentro di me, senza nessun ostacolo o frizione, lubrificato dai miei umori e dai suoi.
    
    Non sentendo più l’ombra di alcun dolore, spingo il culo verso di lui, facendolo affondare fino alle palle.
    
    Questo per lui è un “via libera”, cambia posizione e si solleva da me per mettersi in ginocchio sul divano, ma così facendo, si sfila completamente da me.
    
    Il vuoto improvviso mi crea un fastidio capriccioso, come se fossi un bambino a cui viene sottratto di colpo il ...