1. Racconto libero - l'ex suocero


    Data: 05/07/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: Syren, Fonte: Annunci69

    ... attraverso i muri…ed una volta vi ho visto. Eri nudo, sotto di lui, ti stava scopando…come ti muovevi…facevi quei versi…così eccitanti. Mi sono masturbato…me ne vergogno tantissimo…ed oggi…quando ti ho visto, non ho saputo trattenermi. Scusami…
    
    Davanti alla dichiarazione più sincera che abbia mai ricevuto, non so come ribattere. L’uomo più improbabile del mondo ha appena confessato il suo desiderio per me. Quest’uomo, maturo, virile, traboccante di testosterone…che ha appena riversato nella mia bocca…ed ora mi guarda con occhi colmi di colpa, ha appena confessato che sono sempre stato il suo sogno erotico proibito.
    
    E, nonostante mi sia sempre vantato di essere molto sensibile e poter notare tutte le sfumature dell’animo umano, non mi sono mai accorto di nulla. Neppure di lui.
    
    L’erezione nei miei pantaloni non accenna a sparire e, d’istinto, inizio a spogliarmi.
    
    Apro definitivamente la camicetta, un bottone alla volta. Lui apre la bocca sorpreso, ma non dice nulla e continua a guardarmi.
    
    Mi sbottono i jeans, li apro rivelando il gonfiore. Tolgo le scarpe e mi abbasso lentamente anche lo slip bianco. Tolgo tutto…rimango nudo. Tutto rimane sospeso.
    
    Dario si lancia per la seconda volta su di me. I baci sono sempre voraci, ma come se avessero una goccia di commozione grata ed io lo stringo a me.
    
    Le sue mani dure mi strizzano qualsiasi frammento di carne: avvolgono il collo, stringono le spalle, mi segnano la schiena, lungo i fianchi e poi dietro fino al ...
    ... posteriore. Mi divarica i glutei e le dita ruvide sfregano le pareti esterne dell’ano facendomi gemere come un verginello alle prime armi. E non lo sono minimamente.
    
    Con il mento ispido affondato nel mio collo, mi bacia sotto l’orecchio, me lo lecca avido e ringhia il suo desiderio. I brividi mi corrono lungo la spina dorsale, la pelle d’oca mi fa rizzare i peli sulle braccia e con voce velata gli sussurro all’orecchio:
    
    - Ora puoi avermi…sono qui.
    
    Con uno strattone mi lancia contro le scale, istintivamente metto le braccia avanti e mi inginocchio su un gradino ricoperto dal tappeto. Lui si toglie la camicia violentemente, rimanendo in canotta, con i pantaloni ancora calati e si butta su di me.
    
    Mi bacia il collo da dietro, mordendomi la nuca, leccandomi le orecchie, grugnendo come un cinghiale infoiato. Rabbrividisco e gemo in modo incontenibile.
    
    Una mano mi stringe un fianco e l’altra s’insinua vorace tra le mie cosce fino al mio sedere. Me lo palpa, me lo strizza in modo osceno facendomi inarcare la schiena ed il collo.
    
    La sua lingua inizia a viaggiare lungo la mia schiena, mordicchiando le parti di carne più sostanziose sui fianchi. Arrivato ai glutei, mi divarica con forza le gambe e affonda il viso in mezzo.
    
    Un fremito mi elettrizza tutto il corpo quando sento la sua lingua calda nel buco: mi sta mangiando letteralmente il culo. Come un predatore che divora la carcassa dopo una patita fame. I peli folti dei baffi e quelli ispidi del mento mi pungono la ...
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