Racconto libero - l'ex suocero
Data: 05/07/2020,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Syren, Fonte: Annunci69
... attività, mi riempie la bocca e rende il pompino rumorosamente volgare. Sento le prime gocce di pre-sperma che mi punzecchiano salate la lingua.
Ho sempre amato succhiare bei cazzi abbondanti e la carnosità del suo mi procura un grande piacere che mi fa gemere a labbra serrate.
Il ritmo si è fatto ormai troppo intenso perché riesca ad alzare ancora gli occhi, ma sento i suoi grugniti aumentare. Il suo godimento si fa più presente e sento una spinta pelvica verso di me come ad incitarmi ad ingoiare ancora di più il suo membro. Sento i coglioni sfiorarmi il mento e i peli pubici il naso, l’asta tutta infilata mi gratta la gola, ma con tutto quel liquido in circolo, non mi crea fastidi.
Non controllo più io l’azione, improvvisamente le sue mani si serrano in una morsa ferma sulla mia testa impedendomi qualsiasi movimento. Dario ruggisce un’imprecazione, sussulta in avanti ed una violenta scarica di sperma caldo invade la mia bocca. Il forte sapore salato e l’odore pungente mi fanno gemere come un assetato, grato di aver finalmente ricevuto il liquido tanto agognato.
Il suo corpo è scosso da brividi, urla come se stesse sfogando una rabbia troppo a lungo trattenuta e li accompagna ancora a spruzzi sulla mia lingua. Ingoio docilmente tutto ciò che mi offre.
Lui si abbandona contro il muro sospirando sonoramente ed io non riesco a trattenermi dal ripulire ogni goccia sfuggita alla mia gola, leccando il glande umido dei suoi umori e della mia saliva. Glielo ...
... restituisco come l’ho trovato e finalmente mi scosto da quell’abbondanza mascolina.
Mi rialzo sconquassato dall’impeto lussurioso, la camicetta mezza aperta e fuori dai pantaloni, i capelli spettinati ed un rivolo lucido sotto il labbro e lo guardo.
Ha il viso rosso e il respiro lungo, anche lui mi sta osservando e pare stia decidendo come ribattere a quell’improvviso silenzio. Entrambi sappiamo inconsciamente che le prime parole pronunciate scolpiranno su pietra il fatto e non si potrà più negarlo.
Un sorriso mi si abbozza sulle labbra e nello stesso momento scoppiamo a ridere. Una risata di pancia, calda, rasserenante. L’imbarazzo è scampato.
- Chi lo avrebbe mai detto anni fa che anche tu potessi apprezzare certe attività… - lo punzecchio io provocatorio.
- Io l’ho sempre saputo, sai? – ribatte ironico – Ho sempre avuto certe…certi desideri…verso i ragazzi. In passato ho ceduto, anche da sposato…poi Federico si è dichiarato…ho creduto fosse la mia eredità che lui avrebbe dovuto affrontare al posto mio e ho taciuto.
Poi ho conosciuto te: bellissimo, libero e…sensuale. – Mi riversa tutto questo senza prendere fiato, come fosse in attesa da sette anni di trovare finalmente il coraggio per raccontarlo ed io non lo interrompo.
- Mi eccitavi, ti volevo…ma non potevo averti. Ti spiavo mentre facevi la doccia o quando ti cambiavi. Fantasticavo su di te. I gemiti che hai fatto prima…li avevo già sentiti. Qualche volta, quando non vivevate ancora assieme, vi ho sentito, ...