Linda la nerd – Capitolo 11
Data: 04/07/2020,
Categorie:
Erotici Racconti,
Dominazione / BDSM
Racconti Erotici,
Etero
Autore: I racconti di William, Fonte: RaccontiMilu
... aveva profuso.
– Io sono solo la tua, di puttana, – gli confidò con una voce che solo una donna davvero capace sapeva emettere, – e voglio darti il miglior orgasmo della tua vita.
Dal viso di Michele disparve ogni possibile traccia di acredine, sostituita all’istante da un’espressione di incredulità che a stento celava un più profondo desiderio verso quella che fino ad un attimo prima considerava una merdina bionda.
Anche Linda riuscì a stento a dissimulare un sorriso nell’avere la conferma che Michele era solo uno stronzo senza palle, nonostante quei due rigonfiamenti in mezzo alle gambe. “Ora sei mio, pezzo di merda!”, pensò, mentre la mano che stava spandendo la goccia di precoito risalì tutta in cima alla nerchia, cominciando a massaggiare la cappella con i polpastrelli con delicatezza, come se stesse facendo le coccole sulla testa di un gatto. Sentiva sotto le dita la morbida pelle del glande umida divenire sempre più calda, bollente.
Michele la stava ancora fissando, imbambolato, incapace di comprendere che fine avesse fatto l’incapace che fino ad un attimo prima gli stava facendo perdere tempo. La ragazza sentiva il cazzo del ragazzo rispondere alle sue mosse come previsto, studiate una per una nei giorni precedenti. Si era esercitata su Tommaso nel weekend, sebbene lui ne fosse stato ignaro. Si domandò se il suo amato le avrebbe perdonato quanto stava facendo, quando del movimento alla sua destra la distrasse dai suoi pensieri; lanciò una sbirciata e ...
... scorse Adriano alzare la testa verso il cielo sereno e lanciare un grido di piacere, mentre una mano poggiava sulla testa di Piera. La ragazza, comprese, era fuori, come aveva previsto. E se non sembrava aver eccelso nel pompino, gettò ogni sforzo profuso fino a quel momento letteralmente alle ortiche sputandoci il seme appena eiaculato dal giudice.
Lui non ebbe il tempo di dire nulla, perché il pubblico spostò il suo sdegno da Linda al gesto di Piera, sollevando grida di disapprovazione e versi che non vennero molto apprezzati dalla bionda, che si girò mostrando i medi agli astanti, consigliando loro di andare a fare in culo.
Dimostrando di avere una mente sveglia e pronta, Linda decise di sfruttare quell’occasione per attaccare di nuovo Michele. Sollevò di nuovo lo sguardo su di lui, sul suo splendido viso un’espressione profondamente remissiva che avrebbe stretto il cuore di chiunque in una morsa di commozione. Allungò la lingua, passandola sulla cappella ormai viola per il congestionamento e l’eccitazione, tenendo l’asta con la punta delle dita. – Il tuo grosso cazzo mi fa bagnare tutta, padrone. Dissetami con la tua calda sborra.
Giudicando il colore rosso mattone che aveva assunto il brutto volto di Michele, ormai incapace di proferire parola, la ragazza pensò che più che vincere la gara facendolo sborrare, sarebbe stata arrestata con l’accusa di aver ucciso il suo giudice con un embolo. Scosse la testa, chiedendosi perché dovesse perdere il suo tempo prezioso con ...