Tradire con il collega vergine
Data: 02/07/2020,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Etero
Tradimenti
Voyeur
Autore: 1948, Fonte: RaccontiMilu
... accarezzavano inguini da sopra e sotto le gonne. Anche Marino era in un angolo a baciare una delle cassiere e massaggiarle le tette, mentre sua moglie Carola se ne stava seduta in grembo ad una delle mie colleghe e si accarezzava le tette davanti ai suoi occhi. Non mi sarei mai immaginata che fosse bisessuale. Io e Matteo eravamo in piedi appoggiati ad un muretto un po’ defilati ed ascoltavamo la musica, bevevamo guardando le azioni in corso da parte dei colleghi ed amici dei padroni di casa nel fare festa. Mi ero messa piedi dando le spalle a Matteo, appoggiata al suo petto, e le sue mani erano già scivolate all’interno ai lati del top di lino ed avevano afferrato e soppesato le mie tette non coperte dal reggiseno e, di tanto in tanto, mi pizzicava i capezzoli. In una mano avevo un bicchiere con un drink, l’altra l’avevo messa dietro di me dedicandomi a stimolare ed accarezzare, da sopra i suoi pantaloni, il cazzo gonfio di Matteo che mi ha lasciata sorpresa perché mai avrei immaginato che in erezione avesse quelle dimensioni. Sembrava che fosse lungo circa venti centimetri e lo ritenevo proporzionato al suo corpo la cui altezza era di circa 1.80. Mentre lui mi toccava, mi guardavo intorno e sono rimasta sbalordita da tutte le tette nude e dai cazzi che senza il minimo pudore venivano mostrati ed accarezzati dalle donne presenti alla festa. Non ero mai stata ad una festa come quella ed era forse solo nella mia immaginazione che si svolgesse così dove a nessuno sembrava ...
... importare che qualcun altro fosse lì a guardare, toccare e sparire, anzi mi è venuto il dubbio che ci fosse un sottile piacere nel mostrarsi. Nell’osservare i movimenti delle persone e della loro allegria ho scoperto che al momento in cui si sarebbe dovuto succhiare e scopare, le persone sembravano occultarsi in una delle stanze libere per poi in seguito riapparire e reintegrarsi nella festa e cambiare anche più partner. Vedendo quel traffico di corpi e di gesti sfacciatamente erotici, mi sono eccitata tantissimo e la mia figa a quel punto si è decisamente inzuppata, inoltre dallo stringere con la mano, ho capito che Matteo aveva il cazzo duro come una roccia. Ero sicura che sarebbe stato necessario mettere un tappo sul cazzo perché ho pensato che segandolo da sopra i pantaloni, Matteo sarebbe venuto sborrando parecchio, allora ho deciso, ed ho fatto bene, a levargli la mano di dosso e levarglieli abbastanza rapidamente. Infatti ho tirato giù con la mano la cerniera, ho tirato fuori la sua asta rigida ed ho iniziato ad accarezzarla delicatamente dietro la mia schiena dove gli altri non potevano facilmente vedere. Nel frattempo ho tenuto d’occhio le porte delle stanze degli ospiti che si aprivano e chiudevano e da cui entravano ed uscivano donne ed uomini. Anche io mi sarei voluta ritirare con Matteo in una di quelle camere ed aspettavo che ce ne fosse una disponibile e così con lui avremmo potuto fare sesso e l’avrei sverginato. Finalmente una delle porte di una camera degli ...