Il diavolo e l'acqua santa
Data: 30/06/2020,
Categorie:
Etero
Autore: Candido1967, Fonte: Annunci69
... liquido denso ed appiccicoso da cui erano ricoperte. Tanto che Paola, visto l’ottimo lavoro svolto, raccolse con un dito altra sborra dalla guancia di Izabela e le disse: “Ingoia anche questa, serva”.
Alla fine, soddisfatta, mia moglie si rivolse verso me: “Firma un assegno da tremila euro. Possono bastare come liquidazione per questi pezzenti? Voglio che entro questa sera abbiano raccolto tutte le loro cose e spariscano per sempre dalla mia vita”. Detto questo se ne andò senza nemmeno rivolgere un ultimo sguardo ad Izabela ed a suo figlio Dariuz.
La sera stessa i polacchi lasciarono la villa. Mia moglie preparò lei stessa qualcosa per cena (evento davvero raro) e dopo aver mangiato propose un brindisi per la dipartita della domestica e del figlio: “Aver umiliato quella serva bigotta e quel depravato di suo figlio mi ha infiammato il cervello e la fica. Sento ancora i fremiti in corpo ed ho bisogno di placare la mia eccitazione” disse Paola. Poi aggiunse “Vieni, andiamo in camera a chiavare” benché fosse conscia che ormai da qualche tempo non riuscivo più a scoparla nel modo classico. Tuttavia non ci mancava la fantasia per fare del sesso insieme, io e lei soli, in specie in una situazione di esaltazione e di animi turbati dall’erotismo, come i nostri di quella sera.
Paola si spoglio dei vestiti di dosso come se fossero in fiamme e rimase completamente nuda in pochi istanti. Io cominciai a mia volta a togliermi camicia e pantaloni mentre la osservavo frugare nella ...
... scatola dove conservava i suoi giocattoli erotici. Trovò un grosso fallo realistico nero, si sdraiò a cosce aperte sul letto e se lo infilò completamente dentro la fregna con foga come volesse al più presto placare quell’bramosia di godimento fra le gambe. Iniziò a farselo scivolare avanti ed indietro con movimenti rapidi. “Finalmente” disse “non ne potevo più!” Una volta completamente nudo anch’io, presi a masturbare il mio cazzetto moscio davanti al viso di Paola ed a dirle le parole che sapevo la facevano avvampare ancora di più “Che cagna sei, Paola! Ti faresti chiavare anche da un cavallo se solo potessi, vero?” “Si certo, che mi farei riempire da un vero stallone ma in mancanza di meglio ficcami il tuo cazzo in bocca, ho voglia di farti un pompino” Rimasi sorpreso da quelle parole di mia moglie. Ormai da molto tempo non avevamo contatti diretti ed il nostro ero un sesso ed un godimento più che altro celebrale e non fisico. Ma ugualmente avvicinai il mio cazzo moscio alle labbra di Paola e lei me lo risucchiò in un istante completando così il suo delirio erotico. Ci sapeva fare, non ricordavo ormai più quanto fosse abile ed esperta con la bocca. Quasi riuscì a farmelo venire duro come non mi succedeva più da anni. E mentre me lo succhiava con avidità con altrettanta foga ed impeto continuava a masturbarsi con quel fallo gigantesco ed a dimenarsi e a mugolare di piacere. Una vera posseduta che nessun esorcismo, ma solo un orgasmo, avrebbe potuto fermare. Le venni in bocca e ...