1. Su, dai, fammi il culo!


    Data: 29/06/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: FringuellinoCaldo, Fonte: Annunci69

    ... che ricordo.
    
    “Ti eri messo le mutande della G., la mamma di M., il rossetto e la matita agli occhi… facevi la femmina e ti abbiamo inculato tutti e quattro… un’ammucchiata… poi stavamo lì e tu e R. ce lo succhiavate… dovevamo divertirci ancora… invece R. nemmeno ce lo siamo fatto”.
    
    “E’ vero, ci è andata bene, meno male che M. ha riconosciuto la macchina di suo padre che arrivava e ci siamo rivestiti di corsa e poi ci siamo messi davanti al televisore… ah ah ah! Un casino, avevo la sborra che mi usciva dal culo, la G. mi guardava strano perché mi ero ripulito alla meglio ed ancora si vedevano i segni del rossetto e della matita… però non ci ha capito niente, ah ah ah!” Ridiamo come pazzi.
    
    “Pensare che dovevano dormire fuori e tu dovevi passare la notte con M. e suo cugino… ne hai fatte, eh, con M., lui, T. e R. ti davano a tutti”.
    
    Già, loro sono stati i Maschi principali, i padroni, lo sanno tutti.
    
    “Con M. e suo cugino ci ho dormito lo stesso, i suoi erano usciti di nuovo, prima mi hanno messo i loro cazzi in bocca, poi me li hanno infilati nel culo tutti e due assieme, ci hanno messo il burro per farlo perché non ci riuscivano, non contenti mi hanno infilato il flacone di deodorante, talmente dentro che si vedeva solo la fine del tubo e il cugino ha scattato delle foto con la polaroid. Quando dormivo da M. mi faceva di tutto, ero il suo schiavetto. Chiamava la gente e mi faceva inculare…”.
    
    “Ah ah ah! Si, M. qualche giorno dopo me lo ha raccontato e mi ha ...
    ... fatto vedere le foto… praticamente il deodorante non si vedeva, appena un circolino, non riuscivano più a toglierlo! È vero?”.
    
    “Si, ho dovuto spingere come un matto!”
    
    “ Ah ah ah!”.
    
    L. rideva ma si vedeva che il racconto lo aveva eccitato, anche se sapeva già queste cose.
    
    “Sai è da tempo che non faccio più queste cose, le “feste” sono finite. Intendiamoci, Ho le mie storie, faccio sempre di tutto ma è un’altra fase della mia vita...”.
    
    Nel frattempo siamo arrivati al piazzale vicino al bosco, è un luogo nascosto di scopate, di guardoni, di incontri, coppie, singoli, maschi, femmine, tutto.
    
    “Mi fermo, eh, Polly?”.
    
    “Si, fermati”.
    
    Mette l’auto dietro ad un roveto, proprio sul limitare degli alberi, dalla strada non si vede ma per il resto è perfettamente visibile.
    
    Ora mi accarezza i capelli, allungo la mano e gliela appoggio sul pacco.
    
    “Di sicuro c’è già qualcuno a guardare” mi fa.
    
    Io: “Mi metto nudo che li faccio arrapare”. Tutte quelle chiacchiere sul mio culo mi hanno smosso l’ormone.
    
    In un minuto non ho più niente addosso, lui si è solamente abbassato i pantaloni e l’ha tirato fuori. Un bel cazzo, come me lo ricordavo, grosso e durissimo.
    
    Lo masturbo per qualche istante poi mi abbasso giù con la bocca socchiusa, lo succhio in punta, il sapore del cazzo mi inebria, ora lavoro di lingua, lui geme, si “sente” la presenza di quelli che sono lì attorno a guardare mi eccita.
    
    “SU, DAI, FAMMI IL CULO!” esclamo vogliosa.
    
    “Si che ti faccio il ...
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