Su, dai, fammi il culo!
Data: 29/06/2020,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: FringuellinoCaldo, Fonte: Annunci69
Dedicato a L..
Un bella serata di maggio, la primavera sta dando il passo all’estate, la temperatura è gradevole, l’aria intrisa dei profumi della natura.
Non vedo L. da un po’ di tempo, un po’ di anni fa mi ha scopato alcune volte, anche a casa sua, lo abbiamo fatto sul letto matrimoniale dei suoi genitori, sempre al lavoro.
Non è stato uno di quelli assidui, anzi, non ha mai fatto parte fissa del gruppo dei Maschi. Ha qualche anno più di me, la cosa è evidente perché è un tipo grande e grosso che ha sempre dimostrato di più della sua età, un paio di precoci baffi scuri ha contribuito in maniera significativa.
Ormai ventenne sto cazzeggiando con gli altri giovani nella piazza del paese, seduti sulle panchine ascoltiamo la musica che fuoriesce dall’auto di uno di noi, parcheggiata lì davanti.
L. arriva e si mette a chiacchierare anche lui, noto che il suo sguardo punta spesso verso di me, anche se è fidanzato, mi stimola. Mi piace L., anche se è passato parecchio tempo dall’ultima volta che ho assaggiato il suo cazzo.
Mi fa un lieve cenno con la testa, poi saluta e si allontana.
Ho già il nodo allo stomaco e mi pulsa il culo.
Mi avvio nella stessa direzione in cui è andato, mi aspetta.
Dietro l’angolo c’è la sua auto, sale, io lo imito, ci metto alcuni secondi perché sul sedile del passeggero ci sono della cianfrusaglie che lui sposta dietro, senza dire nulla partiamo.
È una Ritmo 105 tc nera, modificata, una scheggia della quale va ...
... orgogliosissimo, una signora macchina.
“Dove mi porti?” domando io, civettuola.
“Non so, facciamo un giro” risponde lui.
In breve i nostri discorsi vanno a finire sul sesso, sui tempi passati, in fondo è per quello che siamo lì.
È piuttosto esplicito: “Certo che ne hai presi dei cazzi nel culo, eh, Polly… non ti offendere...”.
“No che non mi offendo, è vero!”. Sono carico a palla.
“… quando lo facevamo nel letto dei miei genitori, ti lasciavi proprio andare, una femmina, anzi, molto meglio di una femmina… baciavi benissimo… già allora facevi tutto, ma proprio tutto… però con la bocca non eri ancora tanto bravo anche si ti impegnavi, ma il culo ce l’avevi tenero come il burro… caldo, facile, quando ti sono entrato dentro è stato un attimo, senza spingere… e quando ti ho chiesto se ti potevo pisciare dentro al culo e tu hai detto di si? ne ho fatta un casino e tu te la sei presa tutta dentro, sei dovuto correre nel cesso...”.
Mi sta facendo ricordare un sacco di bei momenti. Era una delle prime volte che mi facevano questa cosa, il clistere di piscio, non proprio la prima, mi ci avevano già pisciato R. e M..
“Veramente quando ti ho detto di farla intendevo che tu lo tirassi via per andare in bagno… invece l’hai fatta lì...”.
“Vero… ah ah ah! E ti ricordi a casa di M, il periodo di Natale! C’era suo cugino in vacanza, quello di Roma, era venuto anche R., sai, gli piacevo a R., addirittura mi veniva a cercare lui per farsi scopare...”.
Annuisco convinto, certo ...