1. Un movimentato dopo cena


    Data: 29/06/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: AlexBsxPass, Fonte: Annunci69

    ... metodicamente spompinavo a turno i due eccitatissimi ragazzi, cercando di distribuire equamente fra loro il mio lavoro di bocca.
    
    L’odore di maschio in calore che quei due uccelli emanavano ed il loro sapore nella gola mi inebriavano, e mi spingevano a succhiarli con passione e con foga sempre crescenti. Ero così infoiato che me li strofinai avidamente sul viso entrambi, carezzandomi le guance e le labbra con la pelle di seta dei loro grossi membri, mugolando di piacere. Li baciai ancora e depositai su entrambi quanta più saliva potei, che poi spalmai accuratamente lungo i due cazzi: la vista di quei due grossi uccelli bagnati e lucidi di saliva, percorsi da vene pulsanti, con le cappelle gonfie di arrapamento puntate verso il mio viso quasi mi ipnotizzò, e per qualche secondo rimasi in trance ad accarezzarli lentamente ed a stringerli fra le mani.
    
    “Non riesco davvero a capire come i vostri splendidi cazzi possano fare paura... Più li spompino e più aumenta la voglia di farmi sfondare...” dissi con un filo di voce. “Allora credo sia giunto il momento” disse Renato. “Scegli tu chi vuoi che ti inculi per primo”, aggiunse subito dopo. “Non voglio certo fare torto al padrone di casa... E dopotutto è stato lui ad avere questa magnifica idea” dissi sorridendo guardandoli dal basso. “Sarà un onore per me sfondarti il culo per primo” disse Renato facendomi alzare in piedi. Mi aiutarono a spogliarmi in fretta, poi Renato mi fece inginocchiare davanti a lui, e mi ritrovai ...
    ... ancora davanti al viso il suo grosso cazzo. Io ci depositai sopra ancora abbondante saliva, spalmandola con cura su quello splendido cetriolone di carne calda, mentre dietro di me Roberto mi palpava i glutei, accarezzandoli ed esplorando il solco fra di essi. “Mettiti a pecora, adesso. Ho proprio voglia di provare il tuo culetto” mi disse Renato. Io obbedii ansioso di farmi inculare, e dopo essermi messo a pecora come lui voleva, mi insalivai le dita e lubrificai anche il buchetto che di lì a poco avrebbe dovuto accogliere il suo grosso uccello.
    
    “Inculami, dai” gli dissi con voce piena di voglia “Muoio dalla voglia di provare nel culo il tuo splendido cazzo”. “Finalmente una troietta vogliosa di prenderlo in culo...” disse Renato col tono di chi stava per fare una grande conquista. “Accontentalo allora,” disse Roberto “Sfondagli il culo!”. Renato appoggiò la grossa cappella al buco del mio culo, ce la strofinò sopra un paio di volte e poi cominciò a spingere. Il mio sfintere si spalancò a fatica per far entrare quel grosso uccello, che pian piano, centimetro dopo centimetro si faceva strada dentro di me. Una volta messami nel culo tutta la cappella, e sentendomi mugolare di godimento, Renato capì che poteva proseguire in quella sua prima esplorazione del mio retto. Lentamente, poco alla volta, mi infilò nel culo il suo cazzo: sembrava interminabile mentre avanzava inesorabile, centimetro dopo centimetro, fino a quando finalmente arrivò alla radice.
    
    “Mmmmm, che culetto ...
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