Dietro la parete - Racconti Erotici

Dietro la parete

... più importante, aveva tirato le fila per trovare un lavoro qui a suo fratello minore come analista appena assunto. Nicola era una brava persona e strinse rapidamente amicizia con alcuni dei ragazzi. Ragazzi che frequentavano il famigerato buco della gloria ogni anno.

Avrebbero trascinato suo fratello minore in questo?

Sembrava plausibile. Nicola era un giovane che lavorava sodo. Ovviamente cederebbe alla tentazione.

O forse Emiia era solo una sorella maggiore eccessivamente cauta? si chiese. Alla fine, non poteva rischiare che suo fratello venisse licenziato. Cosa direbbero ai loro genitori? Sembrerebbe anche orribile sul record di lavoro di Nicola.

Rapidamente, decise un piano. Avrebbe senza mezzi termini avvertito suo fratello. Se il capo era serio riguardo ai rimproveri, allora avrebbe dovuto avvertire anche gli altri.

Era tutto in nome di essere una brava sorella e una fedele collega.

Si fece strada dall'altra parte del pavimento, fermandosi a socializzare ogni volta che era necessario. Mentre sorrideva e chiacchierava con i suoi compagni, tutto ciò a cui riusciva a pensare era come il cazzo di suo fratello potesse portare a un enorme disastro.

Alla fine, Emilia guardò suo fratello dall'altra parte della stanza, mentre socializzava con un gruppo di uomini. Condividevano risate e bevuto. Era quasi certa che suo fratello fosse stato convinto a provare il buco.

L'anno scorso, aveva sentito parlare di tre nuovi analisti maschi che si erano uniti al ...

... club dopo la persuasione di uomini esperti. Emilia scosse la testa, chiedendosi perché mai gli uomini si facessero questo l'un l'altro.

Esaminò l'area è vide la signora Gangiano in fondo al corridoio che parlava con il vicepresidente. Le stelle si stavano allineando per una tempesta caotica e rimase sbalordita dal modo in cui un gruppo innocente si trasformò in una missione segreta. Ma questo era il prezzo dell'essere una sorella maggiore, pensò.

Si avvicinò per avvertire suo fratello e, dopo pochi passi, la sua amica la intercettò, facendo una veloce conversazione su argomenti casuali. Emilia poteva sentire la leggera tensione nella voce della sua amica ubriaca, insieme a un sottile bagliore negli occhi.

"Allora, stai facendo una passeggiata quaggiù", disse l'amica in tono sommesso e suggestivo. "Sembri decisa ad ogni passo."

Emilia ridacchiò. "No, no. Hai sbagliato tutto. Non c'è modo che io stia facendo quello che stai suggerendo. Assolutamente no. Punto."

"Oh! Scusa per quello. Immagino di aver pensato, non importa..."

Emilia inarcò un sopracciglio. "E tu?"

"Io? Non è una possibilità," arrossì l'amica. "Beh, ero in zona per caso e volevo vedere chi sarebbe venuto."

Sapevano entrambi che era un doppiogioco, che l'amica era molto probabilmente una pompinara incallita che faceva il viaggio annuale dal lato femminile del buco della gloria.

Emilia stava per calmare la sua amica, ignorando ogni imbarazzo, finché non vide un piccolo gruppo di uomini che ...