Odi et amo. il nuovo professore. pt.2
Data: 28/06/2020,
Categorie:
Etero
Autore: Naoko, Fonte: Annunci69
... infilò l’altra mano nei jeans. Lei lo guardò sconvolta, certo non si aspettava una cosa del genere. Con una mano cercava di liberarsi la bocca, con l’altra di allontanare il suo braccio ma nel mentre non riusciva a trattenere i gemiti di piacere, il suo stesso ansimare la stava contraddicendo e confondendo.
“Dovresti vederti” disse con un ghigno Daniele. “Ed è questo che tu vorresti ignorare o dimenticare? Ma non prendermi in giro” e dicendo questo girò Debora verso lo specchio del bagno, la fece appoggiare con le braccia al lavandino e senza mai staccarsi da lei le rimase dietro, spostando la mano dentro il suo intimo.
“Guardati” le disse finché le infilava due dita dentro ed i suoi gemiti spezzati dalle lacrime aumentavano, e con l’altra mano le sollevo il mento per indirizzare il suo sguardo allo specchio. Era così bella: il volto umido, gli occhi lucidi, le labbra arrossate ed un’espressione di piacere che traboccava da tutto il suo corpo. Daniele si arrotolò i suoi lunghi capelli neri intorno al braccio e prendendola per la coda le sollevo la testa assicurandosi che continuasse a stare in piedi e guardare verso la sua deliziosa immagine riflessa, finché lui continuava a muovere ininterrottamente le sue dita dentro di lei.
“Debora sei in bagno??” bussò violentemente Riccardo alla porta.
Senza fermasi, tirandola per i capelli Daniele le sussurrò all’orecchio “Rispondigli. Digli che stavi poco bene e che li raggiungi in due minuti”
“Ah…” “Hm…” “Fermati ti ...
... prego” rispose lei singhiozzando senza fiato e cercando di raccogliere le energie.
“Rispondigli. Subito” controbatté Daniele.
Con grande fatica a controllare la voce ed il tremolio nelle sue parole Debora rispose “Si, sono in bagno… Stavo… poco bene”
“Noi stiamo per andare via, hai bisogno di una mano? Vedo che hai lasciato il giubbotto sul tavolo…”
Daniele iniziò a morderle il collo ed a infilare la mano libera sotto la sua maglia.
“Ahh..” Debora inizio a piegarsi su se stessa “No no grazie, aspettatemi pure fuori vi raggiungo in… 2 minuti”
“Sei sicura? Se vuoi ti aspetto qui?” Replicò Riccardo perplesso
E più la discussione si faceva lunga e più Daniele la torturava di piacere, voleva vederla impazzire, perdere il controllo, farle capire come si sente lui ogni volta che la vede.
Dopo un’attimo di esitazione da parte di Debora, Daniele aumentò la velocità e la forza della sua mano “Rispondigli” la sollecitò.
“No no vai pure Ricky… Nhh… Sto bene vi raggiungo subito”
Dopo un silenzioso “Ok” si sentirono i suoi passi allontanarsi.
“Non pronunciare più il suo nome in quel modo. Sono stato chiaro?” la minacciò Daniele.
Debora non rispondeva più, la stava portando talmente al limite che non riusciva a pensare ad altro se non al suo piacere. Il movimento di Daniele si intensificò, lei era sul punto di avere un’orgasmo quando improvvisamente lui la lasciò ed indietreggiò di due passi.
Debora aveva il respiro pesante, quasi il fiatone, con le mani ...