1. Odi et amo. il nuovo professore. pt.2


    Data: 28/06/2020, Categorie: Etero Autore: Naoko, Fonte: Annunci69

    Daniele uscì dalla camera, bastò qualche attimo perché il suo sorriso da bastardo si tramutasse e mostrasse l’esplosione di sentimenti che si stavano impossessando della sua mente. E ora? Di certo non poteva fare finta non fosse successo niente, una cieca ossessione per una ragazzina lo aveva portato a violentare una appena maggiorenne, oltretutto sua studentessa. E ora? Si sarebbe dovuto licenziare? Avrebbe dovuto supplicarla di non sporgere denuncia?
    
    Stava camminando senza una meta tra i corridoi dell’hotel, furioso, sconvolto, con la testa in fiamme e le mani tra i capelli. Si fermò di scatto, alzò lo sguardo verso l’alto. E lei? Non era riuscito a controllarsi, a controllare le sue pulsioni, la sua rabbia, il suo desiderio. Ogni barriera di autocontrollo crollava davanti ai suoi occhi, ogni forma di resistenza veniva abbattuta all’istante e veniva travolto da emozioni forti, violente, incontrollabili. Cosa avrebbe dovuto fare con lei? Con che coraggio le avrebbe rivolto nuovamente la parola? Cosa avrebbe potuto fare per rimediare, per averla ferita in quel modo? In che modo avrebbe potuto spiegarle? Che poi, spiegarle cosa? Tutto era così confuso, nulla era mai stato semplice nella sua vita, nulla era mai stato sano, bilanciato, normale. E nemmeno questa volta. “Cazzo!”. Un grido di rabbia uscì dalla sua bocca accompagnato da un violento pugno sul muro.
    
    Per quella mattina era prevista un’escursione in uno dei più bei parchi naturali di Amsterdam, ma a causa di ...
    ... un fortissimo temporale che si era abbattuto sulla città fu necessario rimandare la visita, per permettere anche a studenti ed insegnanti di riprendersi dalla serata precedente alla quale avevano fatto notte fonda.
    
    Debora si era addormentata nuovamente nella camera di Daniele, crollata dalla stanchezza nuda in mezzo al suo letto. Si svegliò verso le 10.30 del mattino, aveva ancora male alla testa a causa dell’alcol ma ora si ricordava benissimo tutto quello che era successo. Si guardò intorno, la stanza era assolutamente silenziosa e non si percepiva nessuna presenza nei dintorni. “ Probabilmente stanno ancora dormendo tutti” pensò. Tentò di scendere dal letto ma le cedettero le gambe, si appoggio così al tavolo di fronte e raggiunse il bagno. Doveva lavarsi, aveva ancora il suo… sperma… sulla schiena. Entrò in doccia, si puntò il getto di acqua fredda addosso e rimase così per un bel po’ di tempo. Era come dopo aver avuto uno shock: non riusciva a pensare a niente, a concentrarsi su sulla, le percezioni sensoriali erano come annullate, l’unica cosa che riusciva a focalizzare era il ricordo di qualche ora prima, del suo volto spietato e crudele, del suo sguardo possessivo ed intimidatorio. Passò forse un’ora, finì la doccia e si avvolse con gli asciugamani puliti dell’hotel. Uno per i lunghissimi capelli, l’altro per l’esile corpo. Si fermò davanti allo specchio e si guardò: aveva perso sangue dal labbro, probabilmente a causa di un suo morso; sul collo e petto pallidi ...
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