1. Odi et amo. il nuovo professore. pt.2


    Data: 28/06/2020, Categorie: Etero Autore: Naoko, Fonte: Annunci69

    ... spiccavano i segni violacei dei suoi baci; le braccia mostravano ancora i segni delle sue strette e delle sue mani. Non capiva, quello era stato uno stupro in piena regola, ma allora perché non era terrorizzata? Perché non era disgustata da quello che era successo? Perché non riusciva ad odiarlo, a detestarlo con tutto il suo cuore dopo tutto quello che le aveva fatto? Cosa era realmente successo quella mattina? Forse doveva ancora metabolizzare l’accaduto, o forse.. forse le era piaciuto?
    
    Non trovava risposte né conferme e i suoi pensieri vennero bruscamente interrotti dal rumore della porta della camera che venne aperta e successivamente chiusa. Sobbalzò, il suo cuore mancò un colpo, non fece in tempo ad indietreggiare di un passo che Daniele entrò nel bagno. Quell’attimo di silenzio sembrò interminabile, si guardarono negli occhi senza sapere cosa dire. Debora aveva lo sguardo perso ed il volto stanco, Daniele la guardò con stupore, non si aspettava fosse rimasta nella sua camera ma allo stesso tempo si sentiva rassicurato che non fosse uscita da nessuna parte. Abbassò lo sguardo sul suo corpo, Debora aprì la bocca per dire qualcosa ma venne interrotta da un suo balzo in avanti.
    
    “Stai tremando!” le urlò Daniele ormai a pochi centimetri da lei, con le mani pronte a prenderle le spalle. Debora urlò “No!” , chiuse gli occhi e si ritirò in se stessa. Voleva allontanarsi da lui. Aveva paura. Daniele si fermò immediatamente, la sua reazione fu come una pugnalata al petto. ...
    ... Si calmò , appoggiò delicatamente le sue mani sulle spalle di Debora e avvicinandola leggermente a se con un tono basso le disse “Ti prego. Sei congelata, devi vestirti”.
    
    “ Non ho vestiti” gli rispose, senza alzare gli occhi da terra e con voce fioca.
    
    Non poteva di certo andare a chiedere alle sue compagne di stanza dei vestiti di Debora, sarebbe stato altamente sospetto. Ma non poteva nemmeno mandare lei in quella condizione a prendersi dei vestiti. Uscì dal bagno e rientrò poco dopo con una sua maglia in mano. Era talmente alto e robusto che le avrebbe coperto gran parte del corpo.
    
    “Mettiti questa.. per il momento” le disse, appoggiando la magia sul bordo del lavandino e uscendo chiudendosi la porta alle spalle. Debora si vestì lentamente, quella situazione era talmente assurda che non aveva senso progettare o pensare a cosa fare, avrebbe semplicemente lasciato le cose scorrere per così come stavano. Uscì dal bagno, la maglia di Daniele le copriva fino a metà coscia, e i capelli bagnati le scivolavano sulle spalle lasciando delle piccole macchie d’acqua.
    
    Lui era seduto su una poltrona ai piedi del letto, il braccio appoggiato sul tavolo e teneva in mano un bicchiere di cognac.
    
    “Hai fame?” le chiese, finché lei si avvicinava al letto per sedersi. “No” rispose. “Hai freddo?” le chiese, guardandola negli occhi finché lei cercava di distogliere lo sguardo in qualsiasi modo. “No” rispose. “Stai male?” “No”
    
    “Mi odi?” ... “Si”
    
    Danile appoggio il bicchiere sul ...
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