La prova dei nove - parte prima
Data: 24/06/2020,
Categorie:
Etero
Autore: Malandrina, Fonte: Annunci69
Sono due settimane che il mio padrone ormai non mi lascia il permesso di godere. Sono completamente sua. In smartworking entrambi, passiamo le giornate a casa e mentre lui fa i suoi comodi sessuali con me, sbattendo il mio corpo a suo piacimento, io vengo solo usata e non godo, pur avendo la fica in costante pantano.
Non contento, tiene costantemente i miei porno preferiti in sottofondo su praticamente ogni schermo della casa e a me sembra di vivere in un postribolo dove tutti trombano e godono tranne me. Inutile dire che la mia mise è sempre svergognatamente succinta, cosa che lui sa benissimo eccitarmi, e quando non è il suo cazzo a riempirmi, ci sono spesso i suoi spietati ovetti telecomandati a tenermi sul filo dell’orgasmo. Il patto diabolico, dover urlare che sto per godere per evitare un orgasmo non autorizzato, che sarebbe punito con la definitiva castità e intangibilità della mia carne fino a nuovo ordine, ma soprattutto il divieto di accesso al suo cazzo, che è ormai per me il totem da venerare, fonte del mio nutrimento e mio unico vero appagamento.
Veder sborrare il suo cazzo per i miei baci, sentirmi lo sperma schizzato addoso o in ogni mio buco mi regala un’emozione che supera quella orgasmica, pur lasciandola montare fino alla follia. Follia in cui io, ormai, vivo.
Lui continua a dirmi che sto guadagnando un sacco di punti che si tramuterrano in centimetri di cazzo che potrò presto prendere, per poi finalmente tornare ad avere il permesso di godere ...
... impalata e stretta sul suo. Sarà la chimica, sarà il magnetismo, sarà la potenza di quest’uomo, ma tra le centinaia di cazzi che ho preso, nessuno mi ha fatto godere come il suo.
L’altro giorno, obbligata a guardare gli innumerevoli cazzoni che rispondono al mio annuncio per scoparmi brutalmente, durante i lunghissimi pompini che si fa fare dalla mia bocca sbrodolina e golosa, titillandomi la fica in quel modo spietato che non fa che portarmi a pochi attimi da quest’orgasmo che gorgoglia nel mio stomaco da giorni e giorni, mi dice che ha deciso che merito sicuramente un po’ di cazzo. Non avendo il permesso di estrarre lo scettro dalla mia gola, non posso che strozzarmici sopra a stantuffo in segno di apprezzamento e condivisione della proposta. Troppe volte ho scioccamente interrotto quel suo piacere e sono finita sculacciata a leccargli il culo fino alle lacrime e ai lividi. Se mi succedesse ora, finirei per godere e dunque verrei punita all’estremo, privata del suo cazzo, intoccata nell’angolo, fino ad essere costretta a guardarlo scopare con le sue amanti.
Mi dice però che non sarà certo facile. Non è che ora posso prendere e scegliere uno degli innumerevoli stupendi cazzoni che mi scrivono, per i quali mi ha fatto masturbare per tutta l’estate facendomi confessare tutta la mia troiaggine prima dello squirto inevitabile, unico mio modo per meritarmi di essere scopata dal suo cazzo stupendo. La promessa ancora lontana di libertà di scoparmeli tutti, uno ad uno e tutti ...