1. Ilaria e la scommessa Azzurra: Italia-Svizzera (1° turno)


    Data: 23/06/2020, Categorie: Racconti Erotici, Incesti Sensazioni Autore: LovelySara, Fonte: RaccontiMilu

    ... era proprio così, pochi secondi dopo l’arbitro ufficializzò che il gol era annullato. Ilaria non riuscì a trattenersi, balzò in piedi e fece il verso a suo cugino con lo stesso beffardo balletto. Ci mise pochi secondi, tuttavia, ad accorgersi dei due adulti che la guardavano malissimo, e così silenziandosi si accartocciò di nuovo tra i cuscini. «Stronzo» mimò solo col movimento delle labbra, per evitare che gli altri la sentissero, a un Paolo intento a ridersela sotto ai baffi.
    
    Il gol, in ogni caso, era nell’aria. Passarono sì e no altri cinque minuti, e un’irresistibile discesa da centrocampo portò un giocatore dell’Italia a battere a rete da pochi passi. Stavolta Paolo contenne la propria esultanza, anche se l’entusiasmo sul suo volto era evidente. «Questa è già vinta – le disse spavaldo – Vedrai se non gliene diamo tre anche oggi…». Lei rimase in silenzio per qualche secondo. Le sembrava evidente che a quel punto l’Italia fosse favorita, e così pensò che valesse la pena di rischiare il tutto per tutto. «Vuoi alzare la posta?» gli chiese sottovoce. Lui la guardò con aria interrogativa, e lei sorridendo gli porse la mano: «Se punti sul 3-0, magari la ricompensa sarà più preziosa». Paolo scrutò nei suoi occhi, cercando di capire quali fossero le sue reali intenzioni. Ma poco importava, a quel punto per nessun motivo al mondo poteva scegliere di tirarsi indietro. E così le strinse la mano, senza neppure chiederle ulteriori delucidazioni.
    
    Non appena si concluse il primo ...
    ... tempo, sempre sul risultato di 1-0, Ilaria si alzò e senza dire nulla se ne andò nella propria camera. Fece ritorno solo dopo una decina di minuti, poco prima che iniziasse la ripresa. «Ila, dove sei sparita?» le chiese sua madre, che nel frattempo aveva preso il suo posto sul divano. Ora Paolo era seduto accanto alle due donne, mentre il piccolo Alessandro si era spostato vicino ai papà. «Approfitto di ogni minuto libero per studiare, lo sai» rispose sedendosi sul bracciolo vicino al cugino. Due giorni dopo avrebbe sostenuto il colloquio per l’esame di maturità, ed effettivamente nell’ultimo periodo aveva passato ogni ritaglio di tempo sui libri. «Ma sarai preparatissima ormai» disse sua zia, facendo il gesto di alzarsi per cederle il posto sul divano. Ma lei la bloccò: «No, resta. Mi sa che ora torno di là, c’è un capitolo che vorrei finire di ripassare prima di andare a dormire». Il cugino ascoltò questa frase senza far trasparire alcuna emozione, ma certamente fu sorpreso e anche un po’ deluso di sentirla. Almeno fino a quando, pochi secondi dopo, Ilaria aggiunse: «Paolo, non è che ti andrebbe di interrogarmi? Mi sarebbe utile il tuo aiuto, se ti va…».
    
    Il ragazzo la guardò con gli occhi spalancati, come pure il resto della famiglia. Gli stava davvero chiedendo di rinunciare a vedere il resto della gara? Ai più sembrò una provocazione irricevibile. «In fondo… – continuò, ripetendo le sue parole di poco prima – Questa partita ormai si può già considerare vinta, no?». Nel ...
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