Ninfomania di vita – Cap.5 “Un cerchio che si chiude”
Data: 21/06/2020,
Categorie:
Etero
Trans
Sesso di Gruppo
Autore: Eriaku, Fonte: RaccontiMilu
... suzione accompagnata dalla lingua che avvolgeva, muoveva e lappava l’asta nodosa, avrebbe già fatto sborrare chiunque. Il marito cercava di resistere, e ci riuscì per un po’ finché lei, conoscendolo, non ricorse alla sua arma migliore, lo sguardo da cerbiatta affamata. Così lo aveva ribattezzato lui, che aveva constatato nel corso del tempo come fosse impossibile fissarla negli occhi in quei momenti, e non darle quello che così disperatamente voleva: Sborra.
E anche stavolta cedette. Il primo schizzo le arrivò in gola ma fu lesta a rilasciare l’asta fuori dalle fauci e mantenendo solo la cappella turgida tra le labbra, si godette gli abbondanti fiotti che le allagarono la bocca uno dopo l’altro. Le cosce strette fra loro, lorde di umori, mandò giù tutto senza perderne una sola goccia, l’ululato dell’uomo come musica nelle sue orecchie. Quest’ultimo, però si riprese in fretta e capovolse le loro posizioni mentre la moglie rideva. Ora era lui che con la bocca si dava da fare, lappandole la passera con la lingua piatta, per poi infilarla dentro e scoparla con quella. Strofinava il naso sulle piccole labbra e roteava la lingua, abbeverandosi del ciprigno dalla fonte. La donna godeva forte, le cosce larghe poggiate sulle sue spalle, una mano ad afferrargli la testa e l’altra a pizzicarsi un capezzolo. L’altra tetta era coperta dalla mano destra di lui, che la stringeva a piena mano. Voleva renderle la pariglia e sapeva bene come fare. Le ficcò due dita dell’altra mano nella ...
... fica, mentre scendeva a leccare la rosellina anale. Quando fu abbastanza umida, la penetrò con l’anulare ed il mignolo, risalendo con una lunga leccata fino al clitoride, morse. Sditalinata in entrambi gli orifizi, la donna ricevette il colpo di grazia e venne gemendo a voce alta.
“Chi potrebbe mai resistere a tutto questo, alla mia Ada, così femmina e porca, mmh?” Questo e altro le sussurrò all’orecchio qualche attimo dopo, mentre nudi e allacciati si scambiavano effusioni. La donna, ammansita ma ancora vogliosa, si lasciò fare immaginando che ben presto ci sarebbe stato suo figlio a svangarle la fica, anziché il padre.
Mattia Secondo, così chiamato in onore appunto di suo padre, anche se all’apparenza molto timido, e senza alcuna esperienza sessuale, aveva i geni di grandi depravati in sé e non fu difficile riportarlo da dove era venuto. Da sempre complici, i genitori lo avevano cresciuto in una realtà che seppur secondo molti sarebbe da considerare eccessivamente promiscua, per lui era stata comunque piena di amore e attenzioni. Dopotutto, che male c’era ad essere sempre nudi in casa? Nessuno, a patto che prima di aprire la porta a degli estranei si indossassero dei vestiti. Ed era forse un male che nel corso degli anni, fossero così tanti le zie e gli zii che si avvicendavano nella sua infanzia, talvolta solo per una colazione condivisa prima di andare a scuola? La maggior parte poi, erano presenze quasi fisse nella sua vita, molto più che veri parenti. C’era lo zio ...