Beyond the White. Indian target
Data: 18/06/2020,
Categorie:
Erotici Racconti,
Racconti Erotici,
Etero
Voyeur
Autore: Rebis, Fonte: RaccontiMilu
... dal fucile. L’uomo pugnala. Collo. L’altro incassa. Boccheggia mentre il sangue lo lascia, fuggendo dal taglio sul collo. Muore in poco tempo, il grido d’allarme soffocato dalla mano guantata del Giustiziere.
Nô Mitsutune è tutt’uno con la situazione. Agisce senza dover pensare, per puro istinto. Zen, direbbero i suoi precettori. Il pugnale che impugna è una baionetta a doppio filo. Il suo bersaglio è in piedi, affacciato a una finestra. Vigile. Ma non abbastanza. La giapponese non commette imprudenze. La sua lama colpisce appena un’istante dopo il calcio alle ginocchia da dietro. Costretto in ginocchio, l’uomo cerca di divincolarsi. La lama di Nô entra nella nuca dell’uomo, arrivando al cervello attraverso quella che i birmani chiamano Porta del Vento.
John Kingsword sa. Capisce. Non sa se quegli uomini siano padri di famiglia amorevoli o i più grandi degli stronzi. Non vuole saperlo. Di fatto è meglio non sapere. Ma sa, sa benissimo che il loro compito non può essere subordinato all’imperativo morale. Sanjar Tah è un pericolo, per la stabilità della regione e per le vite di moltissima gente. Quei poveracci che lo proteggono sono semplicemente d’intralcio. Purtroppo per loro, per la buona riuscita del piano, non possono permettersi sbavature. Se li stordissero e uno di loro si riprendesse prima del previsto, potrebbe essere un disastro. John ha accettato l’offerta del Giustiziere solo dopo che lui ha parlato di sua madre. Adele Kingsword, la donna che aveva voluto ...
... sconfiggere il male immergendosi nel putridume al punto tale da superare la linea. Eppure, suo malgrado, non riusciva a odiare l’uomo che l’aveva uccisa. Per lui sua madre era solo un nome, e lui non era un figlio, ma il frutto indesiderato di un amplesso clandestino volto a… cosa? John non se l’era più chiesto. Ma, poco ma sicuro, era stato amato dalla sua famiglia, dai parenti di suo padre. Aveva ereditato un bel po’ di soldi alla morte del suo vecchio e aveva presto compreso quanto il mondo fosse spietato e ingiusto. E aveva deciso di non essere una vittima. Così era finito a fare di tutto. Il pappone, il pusher, persino il mercenario. Non in quest’ordine. E infine, era stato contattato dal Giustiziere. L’uomo gli aveva persino dato la scelta. Gli aveva detto che avrebbe potuto ucciderlo. Ma John aveva capito, o meglio aveva scelto, di essere diverso. Non avrebbe ucciso quell’uomo. Lo avrebbe aiutato nella sua missione. Inquadra il bersaglio. È un tizio con in pugno un AK senza calcio, caricatori legati col nastro adesivo a doppio giro. Un “duro” locale. Lo sguardo del tizio è attento. John lo vede. Lo guarda prendere posizione in un punto discostato dalla folla. Improvvisamente, John vede anche un’altra cosa. Una cosa imprevista. Uomini, uomini coperti da stracci. Pakistani? Indiani? Afghani? Sono avvolti in vesti lunghe. Musulmani? Forse. Qualcosa non va. Non quadra manco a morire. John Kingsword non capisce. Ma sceglie. I tizi non sono certamente innocui. E camminano curvi. ...