1. Beyond the White. Indian target


    Data: 18/06/2020, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Etero Voyeur Autore: Rebis, Fonte: RaccontiMilu

    ... Storpi solo in apparenza o per davvero? Comunque uno di loro elemosina. Gli altri iniziano una supplica cantilenante, o forse il mantra a qualche dio compassionevole che da tempo non visita il mondo. Il “duro” reagisce. Sbraita qualcosa in malayalam. Loro si disperdono, se ne vanno lenti e lemmi. Timorosi dell’altrui ira. Peccato che John non sia cieco. Uno di loro va verso una via secondaria, uno verso un’altra e l’ultimo si accascia contro un muretto, apparentemente esausto Il quarto invece si avvicina al “duro”. Questo fa per mettere mano all’arma ma l’altro supplica, piagnucola. Si becca un pugno e una spinta, e un’ennesima ingiunzione ad andarsene. Il viso del mendicante è chiazzato da… qualcosa. E John capisce. Lebbra. È un lebbroso. Almeno, lui lo è, ma gli altri? Intanto si sono dispersi nella folla. John si porta il telefono all’orecchio e chiama. Riferisce agli altri. Riceve assensi. La situazione si è appena complicata. Il “duro” in camicia color kaki e AK made in China è concentrato e impassibile. Il clamore dei mendicanti si affievolisce. Tah sta per fare la sua comparsa. Lo show è prossimo all’inizio. John agisce, rapido. Spara. La pistola ad aghi non emette rumore alcuno. L’ago si pianta nel collo dell’indiano, che si porta una mano al collo. Non riesce a dire altro. John lo raggiunge e rapidissimo lo prende. Pesa, ma non tantissimo. -Le zanzare devono essere un vero tormento, eh?-, chiede a mezza voce. L’altro non risponde. Non può. Il veleno, sintetizzato ...
    ... da Arlecchino, sopprime gli stimoli nervosi, prima di far calare sul corpo un torpore e un’immobilità che impediscono la respirazione. Tempo di azione: non meno di un minuto. È letale e devastante. Ovviamente, Arlecchino non lo produce in dosi industriali, ma va bene. John appoggia l’uomo a terra in un angolo dopo essersi assicurato che nessuno abbia visto nulla o che nessuno sia in vista.. Fulmineo toglie l’ago dal collo. Prende l’AK. Non gli serve davvero ma è meglio di lasciarlo a qualche malintenzionato. La folla è tutta concentrata su Tah che, salito sul palco, è accolto da un’ovazione. Diversione perfetta.
    
    James Crowain è un veterano. Le operazioni “bagnate”, negabili o palesi, sono state il suo pane quotidiano per troppo tempo. Dopo un po’ atti come uccidere e valutare le minacce divengono quasi inconsci, riflessi pavloviani, che non necessitano di interferenze da parte della corteccia frontale per essere eseguiti. Si avvicina al bersaglio con calma. A lui spetta il nemico più rischioso, quello più in alto, al quarto piano dell’edificio antistante la piazza. La base di fuoco perfetta per abbattere Tah. Il pugnale fairbarn-sykes, replica moderna dello stiletto a doppio taglio dei commando britannici della Seconda Guerra Mondiale è un’estensione del suo braccio. Il suo bersaglio è consapevole. Troppo. Di fatto pare quasi in allarme. Scruta tutto attraverso il mirino del VSS. I pretoriani di Tah non sono forze ufficiali. Mercenari, o forse tagliagole reclutati a basso ...
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