Beyond the White. Indian target
Data: 18/06/2020,
Categorie:
Erotici Racconti,
Racconti Erotici,
Etero
Voyeur
Autore: Rebis, Fonte: RaccontiMilu
... mirare. Un pneumatico fu colpito. John lottò per mantenere il controllo. -Merda!-, imprecò. Riuscì a evitare il testacoda, ma l’auto stentava e i nemici non demordevano.
-Non va bene…-, sussurrò la donna. Erano riusciti a seguire i loro bersagli, pur sapendo che essi conservavano una lunghezza di vantaggio e un’invidiabile capacità di reazione. Non si erano fatti scrupoli a colpire dei militari e ora erano inseguiti. -Arjun, i rinforzi?-, chiese. -Elicottero in arrivo tra tre minuti.-, disse l’uomo. Lei schivò un ferito, sbandando pericolosamente. Arjun spianò la pistola davanti al guidatore di un tuk-tuk. L’uomo rallentò immediatamente. Proseguirono l’inseguimento.
Una sventagliata tempestò il fianco sinistro dell’auto. Il finestrino rinforzato, già messo a dura prova, si ruppe. L’uomo emise un verso inarticolato mentre il piombo lo oltrepassava, piantandosi nell’imbottitura del poggiatesta del copilota. -James!-, esclamò Nô. La giapponese sparò tre colpi dal finestrino prima di cambiare caricatore. L’uomo noto come il Giustiziere sparò a sua volta. Finì il caricatore colpendo alla perfezione il blocco motore. L’auto nemica non era rinforzata e decelerò sensibilmente. -Sto bene!-, rispose lui, -Vai! Vai, John! Siamo quasi al punto!-. L’uomo udì Nô parlare alla trasmittente. Neroko doveva essere prossimo. L’auto riuscì per miracolo a inerpicarsi lungo la salita. -Lo spiazzo!-, esclamò John. Si adoperò per frenare. C’era ancora un’auto dietro di loro. Distante, ma non ...
... demordeva.
-I rinforzi dovrebbero essere prossimi.-, disse Arjun. La donna li vedeva. Un elicottero moderno, piccolo e con pochi posti, ma con ben tre commandos ben addestrati. Ma c’era qualcosa che non andava. Non sparavano, non si mettevano in contatto… La donna ebbe appena il tempo di imprecare che la situazione cambiò di nuovo.
L’elicottero era in volo stazionario e scendeva rapido. John fece per inchiodare quando lo vide. -Merda!-. Si fermò, mani in alto. La frenata fu così brusca da impedire a chiunque di ripararsi. James Crowain batté la testa contro il parabrezza. Il suo mondo si oscurò per un istante. Poi li vide. Uomini armati. Fucili di vario tipo. AK e armi più moderne. Vestiti da straccioni sotto giberne vecchie di almeno tre decadi se non di più. Avevano un nome. Dacoit. Tagliagole prezzolati al soldo delle organizzazioni criminali indiane. E uno di loro brandiva un RPG-7, mirando alla loro auto. Erano in dieci. James calcolò le possibilità. Manco a parlarne di uscirne vivi da uno scontro simile.
Ma James non era il solo a calcolare le possibilità. Neroko Tsubikome, a bordo del HAL Dhruv. L’elicottero ospitava comodamente lui e i due piloti e montava una mitragliatrice da portello, attualmente sotto il suo controllo. Ma si rendeva perfettamente conto dell’inutilità di una tale potenza di fuoco: anche aprendo il fuoco non avrebbe potuto impedire ai nemici di fare fuoco sull’auto che, già danneggiata e piena di bozzi, non avrebbe retto a lungo un tale ...