1. Capricci 2


    Data: 18/06/2020, Categorie: Etero Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69

    ... cappella all’ano e facendosi penetrare nel retto; il dolore fu reale, perché era il sesso più grosso da cui si faceva penetrare; urlò e singhiozzò, ma incitò il mandingo a sfondarla; erano impegnati in quella manovra quando la porta si aprì e comparve Franco, vestito di pelle nera con una maschera sul viso, fruste, scudisci, collari e dildi spaventosi solo a guardarli.
    
    Era con lui una femmina addobbata allo stesso modo che brandiva un gatto a sette code e uno scudiscio, in cintola portava vari strumenti di tortura.
    
    “Fermi lì; adesso è il nostro turno di divertirci; mettetevi a quattro zampe e strisciate sul pavimento se non volete essere frustati a sangue!”
    
    “Franco ma che mascherata è questa?”
    
    “Imbecille che sa tutto di cuckold e niente di sadomaso; siamo una coppia abituata a praticare la violenza e il dolore; lei è Crimilde e la conoscono in tutta la regione per i suoi amplessi violenti e sanguinari; io sono il suo assistente; sono un poco più masochista ma mi piacciono la violenza e il sangue, adesso voi due vi mettere questi collari, strisciate sul pavimento e camminerete a quattro zampe finché ve lo ordinano i vostri padroni. Tutto chiaro?”
    
    Il mandingo si rivestì più rapidamente di come si era spogliato, infilò la porta e sparì insalutato; Paola completamente nuda si copriva il seno temendo staffilate e stava piangendo a dirotto.
    
    “Franco, abbi pietà, non farmi male; ho paura del dolore … “
    
    “Non mi pare, ragazza; ero qui quando ti ha fatto ...
    ... sanguinare l’ano con la sua mazza; non è il dolore a farti piangere, è la paura, la vergogna; adesso sai che se rispettassi la mia natura ti farei a brandelli la pelle di tutto il corpo; ma mi fai schifo anche come vittima; vestiti e vattene da questa casa; hai passato il limite, hai invaso la mia libertà e adesso te ne vai … “
    
    Intanto si era liberato della bardatura di pelle ed altrettanto aveva fatto la donna in cui Paola riconobbe la sua segretaria.
    
    “Oh, mio dio, era tutta una farsa … era una recita per darmi dell’imbecille … non ho capito niente e mi sono costruita un personaggio che non esisteva; per dimostrarlo, ho calpestato i principi elementari della convivenza; quanto sono idiota!”
    
    “Si, ma io non recito quando ti dico che con me hai chiuso e che devi andartene ora stesso dalla mia casa; qui non c’è più posto per te; hai toccato il fondo dell’aberrazione, ti sei prostituita alla tua pregiudiziale ed ora non puoi fare di peggio; anzi si, perché ti toccherà andare a battere, se non vuoi tornare al paesello o suicidarti per la vergogna del totale fallimento; da me non aspettarti più nessun aiuto; ho requisito le carte di credito e le chiavi; uscita da questa casa ti resteranno gli occhi per piangere.”
    
    “Devo ritorcerti contro quello che hai detto a me? Sono stata una emerita imbecille e presuntuosa; mi sono costruita un nemico nell’amico più caro e l’ho perseguitato con tutte le mie forze; ho costruito un reato, l’ho perseguito, giudicato e condannato; non c’era ...
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