1. Due amiche nei guai (1° parte)


    Data: 12/04/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Mads19, Fonte: Annunci69

    ... soprattutto dopo aver sentito del gatto…
    
    Entrò dentro, e l’uomo le venne incontro uscendo di casa: – Salve, – la salutò tranquillo, – cos’è successo stavolta? –
    
    – Mi scusi, sono davvero imperdonabile… – rispose Giorgia. – Quel gatto è sparito di nuovo, l’ho cercato anche in altri giardini ma non l’ho trovato. Le spiace se do un’occhiata anche qui? Mi basta qualche minuto… –
    
    – Prego, accomodati pure… – L’uomo le rispose sorridendo e inquadrandola da capo a piedi, visibilmente colpito dall’aspetto fresco e spigliato della ragazza. – Io adesso devo rientrare in casa. Quando hai fatto avvertimi e ti riapro il cancello. – concluse.
    
    – Grazie, è davvero gentile… –
    
    Il primo obbiettivo era stato raggiunto; probabilmente il suo aspetto l’aveva aiutata, ma era stata anche molto brava a tenere i nervi saldi e a recitare la parte in maniera più che convincente. Se ne compiacque parecchio, e cominciò a girare in giardino, celando a fatica l’orgoglio che la pervadeva e facendo finta di cercare il gatto. Il suo scopo era, ovviamente, ben altro: appena si rese conto di non essere vista da nessuno si diresse verso la porta del magazzino sul lato della casa.
    
    Il ramoscello di un albero le si infilò inavvertitamente fra i capelli e le fece cadere il nastro. Si voltò per raccoglierlo, ma non lo vide. Era uno dei suoi preferiti, e le dispiaceva perderlo, ma in quel momento aveva altro da fare e non poteva perdere tempo.
    
    Arrivò alla porta, e vide che era chiusa a chiave. ...
    ... Stava per desistere, ma poi si rese conto che la serratura era piuttosto vecchia. In tutti i libri gialli che aveva letto, più di una volta aveva trovato la descrizione di come ladri e assassini riuscivano a far saltare le serrature: prese una forcina per capelli dalla borsa e provò a ripetere dal vivo l’operazione.
    
    Pura illusione: armeggiò per diverso tempo con quella forcina, ma non riuscì ad ottenere niente. Si dette anche della stupida: si illudeva davvero che qualche lettura fosse sufficiente a darle l’abilità di uno scassinatore? Rinunciò al suo intento, cercando di estrarre la forcina dalla serratura, che però si doveva essere incastrata, perché non veniva più via. Provò di nuovo, con più forza: la forcina uscì fuori, e, incredibilmente, col suo movimento fece scattare il meccanismo.
    
    Ancora stupita per l’aiuto della dea bendata, Giorgia entrò dentro con cautela, chiudendo la porta silenziosamente. Si ritrovò, come pensava, all’interno di un deposito, pieno di pile di casse e scatoloni uguali a quelli che aveva visto scaricare dal furgone un mese prima. Non c’era molta luce, perché le finestre erano piccole, ma per il suo scopo erano più che sufficienti.
    
    Si avvicinò ad alcuni scatoloni di cartone. Fu sufficiente grattare un po’ con una chiave per aprirne uno in un angolo… Sigarette! Poi provò con un altro lì vicino: ancora sigarette!
    
    Il cuore cominciò a battergli fortissimo: aveva ragione, aveva sempre avuto ragione! I traffici di cui sospettava erano proprio ...
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