1. Due amiche nei guai (1° parte)


    Data: 12/04/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Mads19, Fonte: Annunci69

    ... di mafiosi che Marina aveva tirato fuori solo per scherzo non era poi così campata in aria.
    
    Si avvicinò ulteriormente al furgone, agendo con la massima circospezione e andò a nascondersi dietro un folto cespuglio. Da lì avrebbe potuto vedere meglio, ed era convinta che fra un po’ avrebbe avuto finalmente la prova che le sue non erano solo fantasie…
    
    I due uomini continuavano a scaricare scatoloni dal furgone, senza dire una parola. Dovevano essere parecchio pesanti, a giudicare dagli sforzi che notava sui loro volti. Stavano formando dei bancali che poi trasportavano all’interno del deposito con l’aiuto di un carrello da magazzinieri.
    
    Giorgia cercò di capire se sulle scatole poteva esserci scritto qualcosa; aguzzò la vista, ma non riuscì a scorgere niente… Era ovvio, se si trattava di quello che aveva sospettato, doveva essere trasportato nel modo più anonimo possibile. Drizzò anche le orecchie per capire se dalle parole dei due avrebbe potuto intuire qualcosa a riguardo, ma quelli erano troppo impegnati e andavano avanti col loro lavoro quasi completamente in silenzio.
    
    Giorgia stava cominciando a innervosirsi, quando uno dei due si fermò e, rivolto all’altro, lo ammonì: – Fai attenzione con le prossime casse… sono molto delicate. –
    
    Delicate? Vuoi vedere che quelle casse contenevano armi ed esplosivi?! La fantasia di Giorgia non aveva più confini… In quel momento si trovava acquattata dietro il cespuglio, pericolosamente vicina al furgone, ma non si accontentò, ...
    ... e l’incoscienza del detective alle prime armi la spinse a sporgersi un po’, per vedere ancora meglio. Quel movimento le fu fatale, perché la portò a sbilanciarsi e a scivolare goffamente per terra.
    
    Non fece un gran rumore, ma fu più che sufficiente per richiamare l’attenzione dei due uomini che erano solo a pochi metri lì da lei.
    
    – Ehi, tu chi sei? – cominciò il primo, col tono fortemente contrariato, avvicinandosi minaccioso alla ragazza.
    
    Giorgia si rialzò, un po’ intontita e fortemente imbarazzata. Non sapeva più che fare e cominciò a balbettare qualche parola, ma il panico la stava bloccando, anche se non le impedì di indietreggiare cautelativamente di qualche passo per allontanarsi da quell’energumeno che continuava ad avanzare verso di lei con uno sguardo per niente amichevole.
    
    – Allora, si può sapere cosa fai qui? E come diavolo sei entrata? –
    
    – No, guardi… è un errore… io veramente non volevo… –
    
    La situazione stava per farsi veramente difficile, quando improvvisamente si sentì suonare e bussare al cancello del giardino: – Ehi! C’è qualcuno? Aprite, per favore! –
    
    Marina! Era la voce di Marina! Cosa era venuta a fare anche lei lì? Giorgia non riusciva a capire, ma si sentì comunque sollevata: con l’aiuto dell’amica forse tutto si sarebbe risolto, e sarebbe riuscita a dare una spiegazione plausibile per la sua intrusione… “Speriamo che la facciano entrare!” pensò.
    
    – E ora chi è? – si chiese l’uomo di fronte a Giorgia, quasi seccato. – Vai ad aprire ...
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