1. Due amiche nei guai (1° parte)


    Data: 12/04/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Mads19, Fonte: Annunci69

    ... sorridendo, e si diresse verso l’uscita. Mentre stava aprendo la porta guardò fuori e vide che ormai era diventato buio davvero.
    
    Proprio in quel momento una mano sbucò all’improvviso dietro di lei, sopra la sua spalla, spingendo violentemente indietro la porta e facendola chiudere con un tonfo sordo. Marina fu colta di sorpresa ed ebbe un sussulto per lo spavento. Tentò di girarsi per capire cosa fosse successo, ma la stessa mano che aveva chiuso la porta la afferrò energicamente per il busto, trascinandola indietro.
    
    – Ehi! Ma che… mmmmhhhhh! – Un’altra mano, da dietro, le tappò la bocca prima che potesse continuare. Istintivamente tentò di liberarsi, ma la presa era troppo forte.
    
    – Sta’ zitta e non fare scherzi! – le ordinò con uno sguardo minaccioso l’uomo alle sue spalle.
    
    Marina sgranò gli occhi, visibilmente impaurita… non capiva perché fosse stata aggredita in quel modo, ma non ebbe molto tempo per pensarci: girandosi vide che l’altro uomo aveva preso delle corde e una grossa striscia di stoffa, e si rese conto con orrore che volevano legarla e imbavagliarla. Provò a urlare, ma la mano sulla bocca non glielo permise. Cominciò allora a dibattersi ancora più forte, ma da sola contro due uomini c’era poco da fare…
    
    D’istinto cercò di colpire con un calcio quello davanti a lei, che si stava avvicinando minaccioso con le corde in mano, ma non fu una mossa azzeccata: il bandito parò il calcio e le bloccò le gambe, legandogliele insieme all’altezza delle caviglie ...
    ... e delle ginocchia, mentre quello alle sue spalle le passò delle corde attorno al busto, legandole le braccia e i polsi dietro la schiena.
    
    Così facendo le tolse la mano dalla bocca, permettendo a Marina, col tono pieno di sgomento, di protestare: – Ma… ma chi siete? Cosa volete da me? –
    
    – È inutile che cerchi di prenderci in giro… – le rispose secco, mentre continuava a legarla. – Ti stiamo insegnando cosa succede a ficcare il naso negli affari delle altre persone! –
    
    – Ma io… non capisco, non so di cos… mmmhhhh… mmgghhfff!!! – Il bandito non le lasciò il tempo di finire e la imbavagliò infilandole con forza la striscia di stoffa fra i denti e coprendole la bocca con una grossa bandana che poi le annodò dietro la nuca.
    
    Marina si trovò sdraiata sul pavimento, completamente immobilizzata: non si capacitava ancora di quello che le era accaduto… Cominciò a piangere. Quali erano le intenzioni di quei due uomini? Perché l’avevano legata e imbavagliata? Volevano rapirla? O forse violentarla? Era terrorizzata, e stava per cadere in preda al panico…
    
    – Bene, abbiamo sistemato anche lei! – esclamò soddisfatto uno dei banditi. – Portiamola insieme a quell’altra… –
    
    La paura di Marina aumentò: chi era “quell’altra”? Il sospetto che l’aveva assalita quando aveva ritrovato il nastro di Giorgia tornò a farsi vivo…
    
    Ma il suo dubbio durò poco: uno dei due uomini prese Marina e se la caricò sulle spalle, incurante dei suoi mugolii e dei suoi singhiozzi, e la portò al piano di ...
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