1. Confessione di un abuso


    Data: 15/06/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: corsaro200, Fonte: Annunci69

    ... più passione che dopo ti faccio un regalo.
    
    Capì che quello era il modo giusto perché anche il suo pisello si mosse e gli si indurì nelle mutande, dovette infilarci dentro l’altra mano per raddrizzarlo, si era impuntato e gli faceva male.
    
    Quando prese il ritmo giusto, l’uomo cominciò ad ansimare sempre più forte fino a che un liquido chiaro e lattiginoso schizzò dallo stesso buco da cui era uscito il piscio e con tremiti che gli scossero tutto il corpo l’uomo si acquetò. Prese dalle tasche dei pantaloni un pacchetto di fazzolettini e il portafoglio da cui estrasse una banconota di piccolo taglio e la diede al ragazzo dicendogli.
    
    - Sai che queste cose non si raccontano?
    
    La testa di Teo si mosse ad esprimere un sì perché di aprire bocca proprio non gli riuscì.
    
    Questo fu il primo di una serie di incontri che si perfezionarono sempre di più. Teo con la pratica aveva imparato la tecnica, ora i due si davano appuntamento per la volta successiva. Tutta l’operazione si era arricchita anche di parole o meglio di parolacce dette al femminile che l’uomo rivolgeva al ragazzo e “fica”, cosa che Teo non aveva, era tra le più ricorrenti insieme a troia, puttanella e via dicendo.
    
    Con quell’uomo Teo ci stava crescendo in tutto il fisico anche nel cazzo e questi aveva cominciato a variare le sue richieste e prestazioni. Il posto dove si vedevano era comodo e sicuro e l’uomo chiedeva a Teo di spogliarsi completamente e lo toccava da per tutto anche l’uccello e quando accadeva ...
    ... Teo smetteva di toccare l’uomo e si abbandonava a quel tocco magico.
    
    Proprio per quel suo uccello riceveva apprezzamenti dall’uomo.
    
    - Sai Teo che ti sta crescendo a vista d’occhio, tu ti allunghi e lui pure, si allunga e si ingrossa, con la sputazza scorre di più.
    
    E nel dirlo si sputava in mano e facendo la sega al ragazzo, se la faceva pure a lui e sborrava.
    
    Fu lui che notò i primi fili scuri che iniziarono a spuntare.
    
    - Teo ti stanno crescendo i peli intorno al cazzo. Mi sa che tra poco sborrerai anche tu.
    
    Ed avvenne che mentre faceva la sega a sé stesso e al giovane sentì sulle dita che stringevano quel membro guizzante un liquido che non era un residuo dell’abbondante saliva che si era sputato in mano per farla scivolare meglio. Con curiosità mista a lussuria si portò le dita alla bocca e le leccò.
    
    - Teo hai sborrato, sei diventato un maschio adulto, adesso puoi anche fare figli.
    
    Il sapore del seme di quel ragazzo ora uomo gli entrò nel cervello e la volta successiva, quando Teo nudo si distese sul telo guardando il cielo con le mani sotto la testa, per il solito servizio, anziché fare una sega la ricevette e subito dopo sentì che a toccargli la cappella non erano le solite dita ma morbide labbra e una lingua umida. Allora alzò la testa a dare un occhiata, se ne compiacque e allargò ancora di più le gambe. In quel momento capì che avrebbe preso il sopravvento e da allora in poi sarebbe stato lui a comandare.
    
    L’uomo tolse la bocca dal cazzo solo ...
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