Musica e amore fra balconi
Data: 15/06/2020,
Categorie:
Etero
Autore: Pillonamanna, Fonte: Annunci69
... -.
- Woha che strano nome- dissi io d’impulso
Lei rise, -Trovi il nome Rita strano? Dai ce ne sono tanti molto più strambi!-
Io arrossi di nuovo: -no, no, è che ora è un nome che non si sente tanto in giro-.
-Vuoi dire che è un nome da vecchia?- disse lei senza smettere di ridere
-Beh ecco, forse un pochino, ma in senso buono-.
Ridemmo entrambi come scemi. Cavoli se era carina quando rideva.
Aspirai una gran boccata di sigaretta e soffiando fuori il fumo le dissi: -comunque canti davvero bene, e anche con la chitarra non sei male!-
-Graaazie, ma in realtà sei tu troppo gentile, non sono tanto pratica di chitarra e la strimpello solo ogni tanto. Tu suoni qualche strumento?-
-Mmh suono un po’ le percussioni ma anch’io così a tempo perso, non sono un granchè-.
-Daai allora proviamo a suonare qualche pezzo insieme, facciamo un concerto balconaro!- esclamò lei con entusiasmo.
-Dico sul serio, non sono un granchè, probabilmente rovinerei tutti i pezzi che suoni- replicai.
-Ma che dici! Secondo me stai solo facendo il modesto. Hai tutta l’aria di uno che ha il ritmo nel sangue, si vede chiaramente. Dai ci suoniamo un paio di pezzi in tranquillità e alla fine saremo applauditi da tutto il vicinato-. Disse allargando le braccia e accennando un elegante inchino verso i palazzi di fronte.
Non riuscivo a resistere a quello sguardo, la verità è che avrei acconsentito anche se mi avesse chiesto di improvvisare un concerto lirico dal balcone. Dunque ...
... acconsentii e andai in camera a prendere i bonghetti da sopra il mio armadio.
Tornai in balcone e mi sedetti posizionandomeli sulle gambe.
- Davvero non aspettarti chissà cosa, solitamente suono quando sono un po’ sballato per rilassarmi, ma niente di più- Le dissi.
Lei si illuminò: -Wooh ma quindi fumi? Potevi dirmelo prima! Se ti va di là ho una cannetta d’erba, potrebbe darci la giusta ispirazione-.
Io accettai, anche se in realtà stavo benissimo così e un po’ mi metteva a disagio il pensiero di sballarmi e magari entrare in una bolla, con la paranoia di non riuscire più a parlare e che lei se ne andasse lasciandomi lì come un cretino.
Lei parve leggermi nel pensiero e disse: - Comunque non preoccuparti, non è ganja olandese che ti stende, è un’erbetta molto leggera che coltiva un mio amico, ti fa solamente ridere un po’, zero paranoie-.
-Wow, così perfetto!- risposi con un sorriso, – anche perche sì, onestamente non avrei tutta questa voglia di collassarmi-.
Lei accese la canna, sbuffò qualche tiro e me la passò. Fumammo e per un po’ restammo in silenzio, c’erano solo scambi di sguardi e qualche risatina. Anche se cercavo di non darlo troppo a vedere, i miei occhi non riuscivano a smettere di guardare ogni particolare del suo corpo. Poi distoglievo in fretta lo sguardo voltandolo verso i palazzi, ma lei se ne accorgeva e accennava un sorrisetto misto di dolcezza, imbarazzo e una puntina di malizia.
Anche lei mi guardava fugacemente, apparentemente ...